L’ex capitano della Lazio sulla possibilità di intitolare lo stadio a Paolo Rossi: “Un grande uomo e un grande giocatore, ma Roma merita di essere rappresentata da chi ha giocato qui”
“Non ci sono parole per ringraziare ma vorrei che il percorso di intitolazione porti a unire e non a dividere, sarebbe molto bello, anche nel rispetto e nel ricordo di Paolo che nel 1982 ha fatto sognare l’Italia e gli italiani“, le parole di Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, commentando l’idea di intitolare lo stadio Olimpico di Roma alla memoria del marito, protagonista con la maglia della Nazionale nei Mondiali del 1982.
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Ma la richiesta del mondo sportivo e politico ha fatto immediatamente discutere. Tifosi di Lazio e Roma, politici ed ex calciatori, pur confermando stima, rispetto e gratitudine al calciatore azzurro, si stanno chiedendo se sia la scelta giusta. Tra questi Pino Wilson, capitano della Lazio campione d’Italia nel 1974, che in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, dichiara: “Non ho assolutamente nulla contro Paolo Rossi, anzi. Si tratta di un campione straordinario che ha fatto sognare tutti noi e ha trascinato la Nazionale alla vittoria di un campionato del Mondo. Ma credo che sia giusto che a Rossi venga dedicato uno stadio che lo rappresenti al cento per cento. A Vicenza ad esempio, o magari l’impianto della Juventus. Squadre dove è stato amato e ancora oggi riconosciuto, credo sia giusto che lo stadio Olimpico venga intitolato a qualcuno che sia più rappresentativo per la nostra città. Un giocatore che in questo stadio ha fatto battere il cuore dei tifosi”.
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Wilson prende esempio da ciò che è stato fatto con lo stadio San Paolo. “L’impianto in cui gioca il Napoli era già stato intitolato ad un grande campione degli anni trenta: Sallustro, che ha giocato più di dieci anni con gli azzurri e ora, naturalmente lo stadio è stato dedicato a Maradona. Ubi Major: è giusto così. Lo stadio è dedicato alla memoria di un personaggio che ha fatto impazzire i tifosi ed è un emblema della città. Lazio e Roma hanno avuto tra le loro fila giocatori molto rappresentativi, ai quali poter intitolare lo stadio Olimpico: penso a Giorgio Chinaglia da una parte ed Agostino Di Bartolomei dall’altra. Grandi calciatori e grandi uomini, calciatori che con i club hanno vinto lo scudetto e rappresentato le due squadre”.
L’ex capitano della Lazio propone un’idea. “Se non vi vuole scontentare nessuno si potrebbe anche scegliere di intitolare lo stadio ad entrambi, facendo diventare l’Olimpico il nuovo Chinaglia-Di Bartolomei. Sarebbe favoloso. E’ giusto che Roma abbia un impianto che venga intitolato alla memoria di chi ha giocato, vissuto e ottenuto risultati importanti qui. Con il massimo rispetto per Paolo Rossi”.