Il monito del Papa, nel primo giorno dell’anno e Solennità di Maria Santissima, per la pace e per la difesa di ogni donna, specialmente nel tempo difficile che si sta vivendo.
Un anno che inizia con “Dio che, in braccio alla Madre e adagiato in una mangiatoia, ci incoraggia con tenerezza”, è l’augurio di Francesco, che si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, al termine della Messa celebrata nella Basilica Vaticana, per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini come di consueto. Il Papa ha anche lanciato un messaggio di buon auspicio per il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, e per tutto il popolo italiano.
Durante la celebrazione mattutina, il Papa ha riflettuto sulla figura della Madonna, donna del “custodire meditando” ma che al contempo ha la forza di sostenere “lo scandalo della mangiatoia” e di mostrare, davanti a ogni dolore, una fede “generativa”, ovvero una forza d’animo che riannoda ogni vicenda della vita, bella o brutta che sia, secondo lo sguardo di Dio. L’appello del Papa in questo caso è stato “per promuovere le madri e proteggere le donne”.
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“Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta!”, ha tuonato il Papa. “Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità, non da un angelo, non direttamente: da una donna. Come da una donna, la Chiesa donna, prende l’umanità dei figli”.
Così durante l’Angelus Bergoglio ha indicato la maternità di Maria, che offre il Figlio “a tutti noi”, donandoci “un messaggio stupendo: Dio è vicino, a portata di mano. Non viene con la potenza di chi vuole essere temuto, ma con la fragilità di chi chiede di essere amato; non ci giudica dall’alto di un trono, ma ci guarda dal basso come fratello, anzi, come figlio. Nasce piccolo e bisognoso perché nessuno debba più vergognarsi di sé stesso: proprio quando facciamo esperienza della nostra debolezza e fragilità, possiamo sentire Dio ancora più vicino, perché si è presentato a noi così, debole e fragile”.
“È il Dio-bambino che nasce per non escludere nessuno”, ha spiegato il Papa. “Abbiamo bisogno di questo incoraggiamento”, è la chiosa del Pontefice. “Viviamo ancora tempi incerti e difficili a causa della pandemia. Tanti sono intimoriti dal futuro e appesantiti da situazioni sociali, da problemi personali, dai pericoli che provengono dalla crisi ecologica, da ingiustizie e da squilibri economici planetari. Guardando a Maria con in braccio il suo Figlio, penso alle giovani madri e ai loro bambini in fuga da guerre e carestie o in attesa nei campi per i rifugiati”.
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Oggi infatti, nella tradizione della Chiesa oltre alla Solennità di Maria si celebra anche la Giornata Mondiale della Pace, che il Papa ha spiegato essere “insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso”. “Contemplando Maria che adagia Gesù nella mangiatoia, mettendolo a disposizione di tutti, ricordiamo che il mondo cambia e la vita di tutti migliora solo se ci mettiamo a disposizione degli altri, senza aspettare che siano loro a cominciare. Se diventiamo artigiani di fraternità, potremo ritessere i fili di un mondo lacerato da guerre e violenze”.