Ai microfoni di ‘TgCom24’ un funzionario di una Ong ha parlato della situazione in Afghanistan a poche settimane dalla formazione del governo dei talebani. Il quadro è completamente cambiato e difficilmente ci sarà un passo indietro da parte del nuovo esecutivo.
Un funzionario di una Ong ai microfoni di TgCom24 ha parlato di come ha ritrovato l’Afghanistan al suo rientro. “Settimana scorsa sono ritornato a Kabul – ha detto Jorge (nome di fantasia dato dal sito ndr) – mi avevano rassicurato i colleghi, ma in strada ho visto cose molto diverse da quelle che conoscevo […]“.
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Il funzionario in questa intervista ha svelato come “ci sono molti bambini che fanno lavori pesanti. Ho visto ragazzine trasportare travi o grosse pietre […]. Tantissime persone bivaccano ai bordi della strada, appoggiano la merce su tavoli traballanti in attesa di clienti per poter sfamare i propri familiari. E si vendono anche scarpe spaiate […]. Non ci sono più donne in strada […]“.
Il funzionario ha confermato di aver trovato una Kabul totalmente diversa da come l’aveva lasciata ormai quasi sei mesi fa. “Secondo molti qui è tutto tranquillo – ha detto – ma vi posso assicurare che non ero preparato a quanto trovato al mio ritorno. Ci sono disperazione, incertezza. In questo periodo sono rimasto in contatto con amici e colleghi che non hanno lasciato questa terra e quasi tutti mi hanno detto di essere abituati alle difficoltà e che riusciranno a superare anche questa in qualche modo […]“.
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Un racconto che ha confermato una Afghanistan completamente differente da quella lasciata dai funzionari ad agosto. E difficilmente ci sarà un ritorno al passato in questo 2022. I talebani, infatti, hanno intenzione di proseguire con la loro politica e questa potrebbe portare già nelle prossime settimane a delle misure più restrittive nei confronti delle donne.