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Roma, maratona annullata all’ultimo. Gli organizzatori: “Ora risarciteci!”

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Carlo Roscito

Camillo Franchi Scarselli, presidente di Atleticom e del comitato organizzatore della gara, ha espresso la sua rabbia: “C’è profonda amarezza, chiediamo che ci venga riconosciuto il danno economico e d’immagine”. Tanti atleti erano già nella Capitale pronti a partecipare. 

La maratona di fine anno a Roma è stata annullata all’ultimo mandando su tutte le furie Camillo Franchi Scarselli, organizzatore della corsa (Getty Images)

Annullata la decima edizione dell’Atleticom We Run Rome. Una decisione arrivata a seguito della richiesta di stop della Asl Roma 1, a distanza di 72 ore dall’ordinanza firmata dal sindaco Gualtieri. “Chiediamo che ci venga risarcito il danno economico e d’immagine”, ha tuonato Camillo Franchi Scarselli, presidente di Atleticom e del comitato organizzatore della gara. “C’è profonda amarezza, un giornalista la sera prima della gara, alle 22.45, ci ha comunicato dell’ordinanza del Sindaco, in un attimo è stato cancellato il nostro lavoro di tanti mesi. La comunicazione ci è stata inviata per pec la mattina del 31 dicembre, senza riferimenti all’autorizzazione ricevuta il 27 con tutti i pareri favorevoli per procedere. Su alcuni giornali abbiamo letto che con questa decisione di fermare tutto era stata evitata una bomba epidemiologica. 

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“A Via del Corso ho visto più caos passeggiando”

Tanti atleti erano già arrivati a Roma per disputare la gara. Lo stop improvviso ha sorpreso anche loro (Getty Images)

Gli atleti erano pronti a disputare la corsa, Camillo Franchi Scarselli ha pensato anche a loro: “Ci scusiamo con i tanti podisti iscritti, molti sono venuti a Roma apposta, e anche con gli oltre 500 operatori della Protezione Civile e Polizia Municipale. E poi alle associazioni, ai fornitori e alla Fidal. Era stata predisposta una ‘bolla’ per la gara, non entriamo negli argomenti sanitari, ma ho fatto un sopralluogo a Via del Corso e mi sembrava che fossi più al sicuro nel percorso transennato della corsa che nel caos in cui mi trovavo in quell’esatto momento”. Le decisioni per contrastare la diffusione del virus, secondo il presidente di Atleticom, potevano arrivare con tempi e modalità diverse: “La sicurezza viene prima di tutto, ma noi siamo convinti di aver fatto il necessario in coordinamento costante con la Federazione e con gli Uffici del Comune. Tutto ciò ci lascia una profonda amarezza, nessuno ci ha convocato per chiederci o ragionare su quali potessero essere i protocollo già messi in atto”. 

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