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Politica

Covid, le nuove regole del Consiglio dei Ministri: scuola e obblighi vaccinali

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Paolo Colantoni

Ecco le nuove regole adottate dal Consiglio dei Ministri: obbligo vaccinale per gli over 50 e le decisioni sulla scuola 

Obbligo vaccinale per gli Over 50 – Ansa Foto –

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto anti-covid che inserisce l’obbligo vaccinale per i 50enni ed estende il super green pass a diverse categorie e attività. La Lega alla fine ha votato a favore dopo la mediazione trovata dal premier Mario Draghi che permette i fruitori di servizi come negozi, banche, parrucchieri ed estetisti l’uso del certificato verde base. Ecco in sintesi le nuove misure studiate per combattere la diffusione della variante Omicron.

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Obbligo vaccinale per i maggiori di 50 anni, dall’entrata in vigore del decreto e fino al 1° giugno 2022. Dal 15 febbraio 2022 estensione dell’obbligo di green pass vaccinale per i lavoratori. Nelle imprese, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso, ma con corrispondente riduzione dello stipendio. Dal 20 gennaio 2022 obbligo di green pass vaccinale per l’accesso a servizi alla persona, pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali.

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Scuole e Pubblica amministrazione

Covid, nuove regole per le scuole (screenshot video YouTube)

Ecco le decisioni per quello che riguarda le scuole. Cambiano, rispetto alle prime ipotesi, le regole per la Dad a scuola. Lo spiegano fonti del ministero al termine del Cdm. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado si andrà in Dad per 10 giorni se ci sono tre positivi nella stessa classe (non 4, come scritto in bozza). Con un positivo è invece prevista l’autosorveglianza per tutta la classe e l’uso delle mascherine ffp2 per la didattica in presenza. Con 2 casi scatta una distinzione: per chi ha fatto 2 dosi di vaccino o è guarito da più di 120 giorni e non ha avuto la dose di richiamo si applica la Dad per 10 giorni, mentre gli altri proseguono in classe in autosorveglianza..

Per la Pubblica Amministrazione: si potrà programmare il lavoro agile “con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell’andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile. In sintesi, ciascuna amministrazione può equilibrare il rapporto lavoro in presenza/lavoro agile secondo le modalità organizzative più congeniali alla propria situazione, tenendo conto dell’andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo, e delle contingenze che possono riguardare i propri dipendenti (come nel caso di quarantene breve da contatti con soggetti postivi al coronavirus)”, prosegue il testo. Per quanto riguarda il privato viene invece specificato che “la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali”

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