Ancora in corso la riunione in cabina di regia, con qualche ministro che ha provato la sortita della sospensione, ma la Figc tiene e la Lega si riunisce in Consiglio Straordinario
Una giornata di autentico delirio. E non è ancora terminata. Da una parte ci sono i contagi che aumentano, dall’altra delle decisioni da prendere e in mezzo tante cose da fare, come ad esempio la prima giornata di ritorno del campionato di serie A. Ed è proprio qui che l’asino è cascato. Dopo appena qualche minuto che era cominciato l’incontro in cabina di regia, dalla parte dove c’era il Ministro Speranza, sarebbe stata avanzata l’idea di fermare il campionato almeno fino a febbraio.
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E’ troppa la paura e il timore che i contagi possano triplicare e aumentare ancora di più rispetto ad adesso. Ma tale e timida richiesta non sarebbe stata accolta anzi, nemmeno considerata. C’è stato un silenzio tombale. Nessuno ha replicato, quasi per il timore, forse, di sollevare un polverone e restare ancorati per ore su u tema assai scivoloso. Ma da quella stanza le voci corrono e si rincorrono, per questo l’idea, come d’incanto, è rimbalzata e uscita da quella quattro mura, facendo il giro delle “sette chiese”. Talmente montava che è arrivata un po’ in giro fino agli uffici della Lega e della Federcalcio.
C’è attesa su decisioni ma Lega e Figc vanno avanti. A Milano in corso Consiglio Straordinario convocato da Dal Pino
Da quelle parti sono rimasti basiti, anche se allo stesso tempo, c’era lavoro pure per loro. Già perché, nel frattempo, le autorità sanitarie locali di Torino, Salerno, Napoli, Bologna e Udine davano un bel da fare, visto che, più di qualcuna, ha espresso, non solo pareri contrastanti, ma anche diffuso note ufficiali piuttosto particolari.
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E così si è andati avanti (e si va avanti) in piena confusione, con ognuno che parla e crea sempre più panico. La Figc e la Lega vanno avanti per la loro strada e si stanno portando avanti e organizzando come se domani tutto funziona in maniera normale. E senza ostacoli. Ma così proprio non è. E quindi si aspettano le decisioni del Governo sulle nuove norme per l’emergenza e linee guida da dover seguire da qui ai prossimi giorni.