Pioli, Allegri e Gasperini convinti: “Giusto andare avanti”. Mihajlovic, tecnico del Bologna: “Ogni giorno perdiamo pezzi”
Più di 80 giocatori contagiati, diversi componenti dei vari gruppi squadra fermi per Covid. La pandemia sta creando problemi seri alla serie A. La prima giornata del girone di ritorno prenderà il via domani e la Lega Calcio ha escluso sorprese. Per il Governo del calcio italiano si scenderà regolarmente in campo, rispettando il calendario stabilito. Ma sono tanti i club ad essere in difficoltà: dalla Salernitana al Verona, dall’Udinese all’Atalanta, fino al Torino. Per non parlare del Napoli, che ai calciatori fermati, aggiunge anche il tecnico Spalletti, unico allenatore (insieme a Shevchenko del Genoa) a risultare tra i positivi.
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Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Qual’è il pensiero dei mister della serie A chiamati a fare gli straordinari per allestire le formazioni. Stefano Pioli, tecnico del Milan, chiamato ad affrontare la Roma, è categorico: “Non è una situazione normale, non solo nel calcio, ma anche per tutti i cittadini. La cosa più importante è la salute, stiamo rispettando tutti i protocolli. Degli imprevisti però possono verificarsi, per questo tutti devono essere pronti per giocare”. Pensiero condiviso da Massimiliano Allegri, che ha preparato la sfida con il Napoli tra mille incertezze. “Noi ci siamo preparati per giocare domani e credo che domani la partita la giocheremo. Dobbiamo pensare solo alla gara di domani, tutte le altre dinamiche non sono di mia competenza. L’opinione personale mia non conta niente. Io dico che ci sono degli organi e che devono decidere. Uno detta la regola e da lì non si scappa. Io sinceramente non so quali siano il decreto, i tre vaccini o due vaccini. Io so solo che dicono domani si gioca e noi ci dobbiamo presentare bene per giocare. Poi ci sono quelli che dovranno decidere, ma noi non c’entriamo niente”.
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Tra i tecnici convinti che si debba continuare ad andare avanti c’è Giampiero Gasperini, che guiderà l’Atalanta contro il Torino. “Il Covid è una mannaia, ma il mondo dello sport deve reagire con le sue armi. Due anni fa in condizioni ben peggiori c’era stata la volontà unanime di ripartire. Noi dobbiamo fare a meno di Musso e Palomino, perché pur essendosi negativizzati devono attendere la scadenza dei tempi tecnici dei protocolli che coincide appunto con la partita di giovedì col Torino. Sono assenze pesanti”, precisa il tecnico nerazzurro. Gasperini si dice contrario a un’eventuale sospensione del campionato: “Per questa situazione siamo tutti dispiaciuti, compresa la riduzione del pubblico. C’è una contagiosità enorme, ma per fortuna i calciatori sono asintomatici e non è così grave come due anni fa – chiude –. Bisogna reagire forte e rimanere in piedi: l’abbiamo fatto due anni fa, è nostro dovere farlo adesso”.
Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, si sforza di restare ottimista. “Dico sempre che dobbiamo pensare positivo, ma forse questa volta abbiamo esagerato. Scherzi a parte, è brutto alzarsi la mattina e dover fare i conti con chi c’è e chi non c’è: ieri Medel c’era, stamattina no, solo per fare un esempio. Dico che non possiamo pensare a cose negative. Saremo undici contro undici e dobbiamo preparare partita al massimo comunque: tanto l’Inter era più forte di noi anche senza tutti questi positivi. La gara di domani sarà un’occasione per chi c’è di ribaltare le gerarchie“. Simone Inzaghi, che affronterà domani i felsinei, ribadisce: “Casi Covid? C’è un clima di incertezza che non fa bene al calcio, è difficile preparare le partite. Sappiamo che domani dobbiamo andare a Bologna, noi abbiamo tre positivi, il Bologna ne ha otto. Ci sono le autorità che decidono. Non fa bene, non puoi preparare le partite come vorresti”.