Il campionato non si ferma, questa la posizione filtrata alla conclusione del Consiglio di Lega che si è riunito nella serata di oggi. Presto ci saranno nuove norme e l’obbligo di giocare con 13 elementi a disposizione (di cui un portiere). La Lega ricorrerà al Tar contro le Asl che non terranno conto delle disposizioni sulle quarantene del 30 dicembre scorso.
Stop, sì. Ma… ai dubbi sullo stop del campionato: la Serie A non si ferma, questa è la posizione filtrata al termine del Consiglio di Lega che si è riunito in serata. Tutti i membri rappresentanti sono stati compatti nella decisione di proseguire con le gare in calendario. Per questo motivo, nelle prossime ore, verrà stilato un protocollo nuovo (e diverso) in stile Uefa: le norme che vigeranno sul calcio italiano obbligheranno le squadra a giocare nel caso in cui ci fossero 13 giocatori a disposizione (di cui naturalmente un portiere). Anche pescando dai giovani della Primavera. La Lega ha deciso di ricorrere al Tar contro i provvedimenti della Asl che non terranno conto delle disposizioni dello scorso 30 dicembre sulle quarantene.
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Contatti con il Governo, poi la decisione
In questo turno (prima giornata di ritorno) intanto non si disputeranno quattro partite (Bologna-Inter, Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino e Fiorentina-Udinese), mentre Juventus-Napoli si giocherà con la squadra di Spalletti (anche lui positivo) decimata dal Covid e dalle quarantene. Dopo la sosta il campionato non riparte certo nelle migliori condizioni possibili. Non sono mancate le polemiche, lunghi i contatti tra il Governo e le istituzioni calcistiche. La Lega, in serata, ha ribadito la propria volontà di non fermare il campionato. Il nuovo protocollo servirà proprio per evitare decisioni improvvise su rinvii o annullamenti di partite in programma.