Cartellini rossi, insulti a Ibra, reti e un’altra sconfitta per la Roma: il Milan parte col botto e Mourinho attacca, svelando il retroscena.
L’inizio dell’anno per la Roma è un film horror. I fuochi d’artificio li fa il Milan, incerottato ma ancora una volta capace di reagire dimostrando che il gioco di Pioli fa la differenza, anche con diverse assenze. L’uno-due nel primo tempo è stato devastante. Rigore immediato di Giroud, poi raddoppio di Messias, che partita dopo partita si prende un posto da titolare con efficacia. I giallorossi hanno provato nella ripresa a riprendere il match con Abraham, ma immediatamente dopo è accaduto di tutto. Rosso a Karsdorp per fallo su Theo, devastante. Ne nasce una punizione che Florenzi spedisce sulla traversa.
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Il tris è solo rimandato però. Ci pensa Leao, un fulmine negli spazi. Gettato nella mischia da Pioli, la punta approfitta di una cattiva gestione su un lancio lungo della difesa giallorossa e chiude i conti. Emozioni finite? No. Ibrahimovic ha l’occasione per fare poker su rigore, e nell’occasione della decisione arbitrale arriva il rosso anche a Mancini. Lo svedese sbaglia fra i fischi del pubblico, che lo prende di mira con cori razzisti. Il solito ritornello, triste, inutile e pesante. Si chiude così la partita, con il successo dei rossoneri che sono momentaneamente ad un solo punto dall’Inter. E nel post partita lo Special one svela un clamoroso retroscena, e attacca.
Roma travolta dal Milan in un amaro ritorno per Mourinho a San Siro. I suoi trascorsi all’Inter lo hanno reso bersaglio dei cori rossoneri, che per tutto l’arco del match lo hanno preso di mira. Intervistato nel post partita, il portoghese non ha perso occasione per rispondere. Svelando una vecchia traccia di mercato.
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“Tre anni fa la proprietà rossonera mi voleva a Milano – ha dichiarato – ma dopo tre giorni ho deciso di rifiutare. Quando vedo come ha reagito San Siro mi fa un piacere tremendo aver preso quella decisione. Sono venuti da me e ho risposto di tornare a casa. Al Milan non vengo. Sono un professionista, ma il calcio è anche passione. Ora è la Roma, ma c’è anche una passione per il mio passato”. Il riferimento è all‘Inter e la stoccata è chiara ai tifosi rossoneri. Il presente però resta duro da digerire. La sua Roma è al momento settima in classifica e sembra una squadra nervosa e bisognosa di nuovi innesti.