Djokovic+chiuso+in+un+centro+migranti%3A+%26%238220%3BSolo+e+in+una+stanza+sporca%26%238221%3B
notiziecom
/2022/01/07/djokovic-australia-albergo-polemiche-vaccini/amp/
Cronaca

Djokovic chiuso in un centro migranti: “Solo e in una stanza sporca”

Published by
Paolo Colantoni

Il campione serbo è rinchiuso in un albergo, solitamente usato dai richiedenti asilo. Il padre attacca: “Noi siamo umani, altri no”

Novak Djokovic chiuso in una stanza di albergo in Australia – Ansa Foto –

Bloccato sei ore e mezzo in aeroporto, interrogato per tre ore e mezza dalle autorità, espulso per via di un visto non riconosciuto e ora, in attesa della scelta definitiva del Governo australiano, bloccato in un albergo, che è solitamente utilizzato dai richiedenti asilo e dai migranti in attesa di essere smistati all’interno del Paese. La storia di Novak Djokovic sta facendo discutere il mondo intero. Dopo l’incredibile vicenda vissuta all’interno dell’aeroporto, i dibattiti politici e internazionali e le prese di posizione di medici e tennisti (come Nadal), si registrano nuove dichiarazioni, che rendono l’idea di ciò che il numero uno al mondo sta vivendo in queste ore.

LEGGI ANCHE: Australian Open, Djokovic, intrappolato in albergo: lunedì decisione finale

A spiegare le condizioni in cui vive Novak Djokovic, sono arrivate le dichiarazioni della madre Diana e del fratello Djordie. Mamma Djokovic ha dichiarato che il figlio vive una situazione di grande stress, senza riuscire a chiudere occhio da due giorni: “Mio figlio è tenuto prigioniero. Il posto dove sta è sporco, pieno di insetti. Non riesce a dormire. Il cibo è terribile. Non è giusto, non umano”. Mentre il fratello di Djokovic ha definito la vicenda come “il più grande scandalo sportivo e diplomatico” prima di sottolineare che Novak non è stato l’unico giocatore a cui è stata concessa l’esenzione medica. “Aveva lo stesso documento di diversi tennisti che sono già in Australia”, ha detto Djordje Djokovic in una conferenza stampa tenuta insiem al padre Srdjan a Belgrado. “Novak e il suo team non hanno avuto modo di contattare le autorità federali. È stato trattato come un criminale mentre è un uomo sano e rispettabile e uno sportivo che non ha messo in pericolo la vita di nessuno e non ha commesso alcun reato federale o legale”.

Il tennista Novak Djokovic (Ansa)

Srdjan, che ha paragonato la situazione del fratello alla crocifissione di Gesù Cristo, si è poi rivolto direttamente al primo ministro australiano Scott Morrison: “Ti stai comportando secondo i tuoi principi, che non hanno nulla a che fare con noi e i nostri principi”, ha detto. “Noi siamo umani e tu non lo sei”.

 

Published by
Paolo Colantoni