Scuola, la situazione Covid non migliora le cose per quanto riguarda l’alto numero delle persone contagiate. Nel frattempo arriva il secco “no” da parte di Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, dopo la proposta presentata dai sindacati nel posticipare il rientro in presenza di due settimane
In occasione dell’anniversario della nascita della bandiera ‘Tricolore‘ italiana (che, per la cronaca, oggi compie la bellezza di 225 anni) ha parlato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Ovviamente la discussione è sempre la stessa e se ne sta parlando oramai da qualche settimana, da prima dell’inizio delle festività natalizie.
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Ovvero la presenza nelle scuole nonostante la situazione, nonostante i contagi per via della variante Omicron stanno aumentando ogni giorno che passa. Lo stesso Bianchi ci ha tenuto a ribadire il proprio pensiero e non ha cambiato di una virgola: non ci sono stati alcun tipo di ripensamenti per il ritorno a scuola in presenza.
Nulla da fare per gli oltre 1.500 presidi di tutta Italia che avevano chiesto di posticipare, almeno di due settimane (facendo lezione a distanza con la DAD), la riprese delle scuola per cercare di far diminuire almeno il numero dei contagi e cercare di far vaccinare quanti più alunni possibili.
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Una scelta che, però, è stata bocciata. La situazione non cambia ed il ritorno tra i banchi è previsto per lunedì 10 gennaio. Come riporta il sito ‘LaPresse‘ Bianchi ha continuato dicendo: “Siamo molto attenti alle voci che arrivano nel nostro Paese, ma soprattutto a quelle che ci dicono che la scuola deve restare in presenza“.