Parte la caccia alle date dei recuperi in Serie A: intanto si delinea il prossimo turno in attesa delle decisioni del giudice sportivo.
I riflessi del caos che ha coinvolto Lega, Asl e club hanno ancora effetti pesanti in Serie A. In primis sulla classifica, decisa a breve dai provvedimenti del giudice sportivo. C’è il rischio di nuovi ricorsi, di prese di posizione da parte delle società e di una nuova rivoluzione. Le partite rinviate sono infatti oggetto di ulteriori disamine, e soprattutto di approfondimenti sulle date, che dovranno essere ufficializzate ma non a breve. Saranno infatti le coppe europee a chiudere i varchi o a liberare spazio. Almeno per quanto riguarda Atalanta e Inter, che si spera possano andare più avanti possibile.
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In attesa di capire come e quando giocare i match saltati nell’ultimo turno, si ragiona già sul prossimo. Il protocollo ha chiarito alcuni aspetti, ma le Asl hanno già in anticipo resettato i viaggi del Bologna a Cagliari, della Fiorentina a Torino e dell’Atalanta a Udine. Curioso e delicato il caso della Dea, che con due contagi salta ben due partite a causa dei focolai fra gli avversari. Resta anche il dubbio per il match fra Verona e Salernitana. Gli scaligeri hanno già incassato l’ok nell’ultima giornata, mentre i campani sperano di recuperare pedine per disputare la gara. E intanto durante la prossima conferenza Stato-Regioni potrebbe delinearsi una linea uniforme e altri obblighi.
Serie A, bolla e terza dose: riflessioni in corso
Mercoledì la conferenza Stato-Regioni cercherà una linea comune per garantire al calcio uniformità e meno problemi. Il sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali, ha parlato di una cabina di regia per ascoltare le richieste della Federcalcio, pronta ad avanzare almeno due nuove proposte. Si tratterebbe dell’obbligo vaccinale e del ritorno in bolla dei club per evitare di allargare i contagi.
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Intanto la Lega spera di poter fare giocare interamente la prossima giornata, ma resta il problema delle Asl che hanno già cancellato 3 match. Con il nuovo protocollo i club saranno tenuti a scendere in campo qualora ci siano a disposizione gli ormai noti 13 calciatori e un portiere, ma sulle gare già annullate pende il giudizio delle autorità sanitarie, ancora valido nonostante le nuove direttive. Le prossime 24 ore saranno quindi decisive, e intanto i club recuperano calciatori e non annunciano nuovi positivi, alimentando le speranze di assistere ad almeno 6 incontri nel turno previsto il 9 gennaio.