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Cronaca

Tragedia sfiorata, portiere non respira, tecnico avversario entra e lo salva

Published by
Daniele Magliocchetti

Momenti di paura e tensione nella sfida di prima categoria tra Cura e Allumiere, ma il pronto intervento dell’allenatore e del papà del ragazzo evitano il peggio

Il momento in cui il portiere viene soccorso da De Paolis e il papà (facebook USD Cura)

Momenti di paura e di vera tensione durante la partita fra Cura ed Allumiere in campo per l’undicesima giornata di andata del campionato di Prima Categoria. Tutto procede per il meglio, almeno fino alla mezzora del secondo tempo, con il punteggio di 1-1, quando il portiere dell’Allumiere Tiziano Galimberti veniva colpito al viso da un giocatore avversario durante un contrasto di gioco. Dopo un secondo, però, quando il ragazzo non si è alzato in piedi ma è rimasto in terra, subito le condizioni apparivano gravi con tutti i presenti che cercavano di aiutarlo visto che perdeva conoscenza e non riusciva a respirare in maniera corretta.

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Ne più, né meno quanto è accaduto ad Eriksen durante gli Europei. Ma qui non ci sono tutte le accortezze del calcio professionistico e poteva diventare davvero un dramma. Ad eseguire la manovra decisiva è stato l’allenatore del Cura, David De Paolis, che tra l’altro era stato espulso da pochi minuti ed era in tribuna, ma appena ha capito la gravità della situazione è balzato in campo come se niente fosse, andando a soccorrere il portiere insieme al papà.

L’allenatore eroe: “Ho capito subito che era una cosa grave”

Eriksen durante la sfida del San Paolo contro il Napoli (Getty Images)

A salvare la vita al giovane portiere, è stato proprio De Paolis con l’aiuto del padra che eseguiva la manovra corretta per aprirgli la bocca dove l’attaccante dell’Allumiere Marco Zimmaro infilava la mano per tirargli fuori la lingua e permettergli di respirare correttamente. Subito dopo Galimberti riprendeva conoscenza e con l’arrivo dell’ambulanza veniva trasportato dal personale del 118 al Belcolle di Viterbo dove è attualmente ricoverato e sotto controllo. Tutto è bene quel che finisce bene.

Quando ho visto il portiere con i pugni chiusi ho capito subito. – ha spiegato De Paolisi a Repubblica -. al corso per allenatori Uefa B, che ho frequentato, due lezioni erano riservate proprio a queste situazioni e mio padre, accanto a me, ha gestito per anni una palestra. Siamo entrati subito in campo. Il portiere aveva ingoiato la lingua e serrato la mascella. Al quel punto ho messo le dita dietro alla mascella stessa per farla aprire, mentre mio padre cercava di farsi strada tra i denti per aprire il più possibile la bocca. Una volta aperta al punto giusto, considerando che né io né mio padre avremmo potuto lasciare la presa, una terza persona, Zimmaro, ha tirato fuori la lingua.

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Daniele Magliocchetti