Lazio, Sarri: “Indice di liquidità? Non ho capito cosa ca**o sia”

Dopo la sconfitta di San Siro contro l’Inter, l’allenatore biancoceleste ha risposto anche alle domande inerenti il mercato di gennaio facendo scappare una risata ai commentatori di Dazn.

Maurizio Sarri
L’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri (Getty Images)

Settima sconfitta per la Lazio di Sarri. Contro l’Inter dell’ex Inzaghi finisce 2-1: decisive le reti dei difensori, Bastoni prima e Skriniar poi, nel mezzo il pareggio momentaneo del solito Ciro Immobile. Biancocelesti che rimangono così all’ottavo posto in classifica, con gli stessi punti di Roma e Fiorentina, che però ha due partite in meno.

La sfida di San Siro ha messo in luce una volta di più i limiti del gruppo a disposizione di Maurizio Sarri. L’assenza di Acerbi, infortunatosi nella partita di giovedì scorso contro l’Empoli, ha costretto il tecnico a dover scegliere tra Patric e Radu. La situazione non è migliore sulle fasce: in tutta la rosa non c’è un terzino mancino.

“La società sa che ho bisogno di qualcosa”

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Per comprare però la Lazio ha prima bisogno di cedere. Colpa dell’indice di liquidità che blocca il mercato in entrata. Un argomento del quale ha parlato anche Sarri ai microfoni di Dazn. Linguaggio colorito, come sempre quando si tratta del tecnico toscano. “Sinceramente non so che dire. Siamo bloccati dall’indice di liquidità che non ho capito nemmeno bene cosa ca**o sia“. Affermazione che ha provocato una risata tra i commentatori a bordo campo.

La società sa che avrei bisogno di qualcosa – ha continuato Sarri – vediamo se mi accontenterà. Non è una questione di ruoli, anche a livello numerico siamo pochi perché alcuni calciatori non sono adatti a questo tipo di gioco. Un mercato non basta, ecco perché bisognerebbe cominciare a intervenire. Fare tutto in un mercato sarebbe troppo complicato“.

A proposito di mercato. A rincarare la dose c’ha pensato anche il giornalista ed esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà. “Il problema non è il contratto di Sarri. Piuttosto spiegare come si possa arrivare a gennaio con due portieri e due centrali in scadenza. La colpa è stata quella di aver accettato simile situazione“, ha scritto su Twitter. Il riferimento è a Strakosha e Reina, oltre che a Luiz Felipe e Patric.
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