Draghi agli italiani: “Vaccinatevi, i problemi derivano dai no-vax”

Nella conferenza stampa, il premier fa scudo alla scuola: “Le chiusure che ci sono state hanno danneggiato i nostri ragazzi”
L'invito
Il premier Mario Draghi mentre parla in conferenza stampa con Roberto Speranza Ministro della Salute (foto Ansa)

Un invito, quasi un ordine. E’ quello che fa il presidente del Consiglio mentre in conferenza stampa si rivolge agli italiani. “Invito tutti gli italiani a vaccinarsi, chi ha più di 50 anni corre più rischi. Le terapie intensive sono per due terzi occupate da non vaccinati, è da loro che arrivano tutti questi problemi che stiamo riscontrando“. Né più, né meno, secondo il premier. Che durante la conferenza stampa, dove ha illustrato la situazione e cercato di rendere le cose più chiare, si è soffermato tanto sulla scuola e sulle decisione che sono state prese in questi giorni, nonostante le polemiche che hanno suscitato, ovvero lasciare aperte le scuole.

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Sui vaccini però non ha alcun dubbio: “Non dobbiamo perdere di vista una costatazione: gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c’è l’ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati  a farlo, anche con la terza dose“, è l’invito del premier. L’obbligo dei vaccini per gli over 50 “lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati”.

“Sulla Dad non sono d’accordo, crea disuguaglianze”

Covid scuola
Le nuove regole Covid a scuola inserite nel nuovo decreto © Getty Images

Siamo stati tra i primi ad adottare l’obbligo di vaccino – ha proseguito Draghi, che poi ha sottolineato che “per tutta una serie di categorie“, ma “ora la circolazione del Covid mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l’effetto sulla popolazione non vaccinata. È un quadro dove occorre colpire la pandemia, il virus con lo strumento più importante, il vaccino, accelerando, anche con hub aperti di notte. Nello stesso tempo bisogna cercare di non fare come l’anno precedente, quando era giustificato tenendo chiuso tutto” ha detto Draghi.

Anche il Ministro Roberto Speranza ha chiarito alcune cose e alcuni concetti. “L’ultimo decreto è per far fare un passo avanti importante al nostro paese: oggi siamo all’89,40% di over12 con prima dose, quindi sono non vaccinati poco più del 10% over12 ,che occupa i due terzi di posti in intensiva e il cinquanta per cento in area medica. Quindi vogliamo ridurre i non vaccinati, per ridurre la pressione sugli ospedali“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa sulle nuove misure anti-pandemia. Sulla scuola il presidente del Consiglio non ha dubbi e va avanti per la sua strada: “La scuola non va abbandonata. Nessuno degli altri paesi europei le ha mai chiuse (non è proprio così comunque ndr). La Dad crea disuguaglianze“. E inoltre, sempre sullo stesso argomento, ribadisce: “Dicono che Draghi non decide più? Qui dimostriamo che la scuola resta aperta, è una priorità, non era il modo in cui questo tema è stato affrontato in passato“, ha risposto ad una domanda dei giornalisti. Nonostante ci fosse molta curiosità, infine, il premier ha detto che non avrebbe risposto a “domande sul Quirinale“. E così è stato.

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