I ministri Brunetta e Bianchi sono al centro di un episodio che sta facendo discutere sui social: le immagini mostrano i due seduti alla riunione istituzionale con le mascherine calate sotto il naso.
La polemica relativa alle mascherine e al loro utilizzo è ormai diventata parte integrante del nostro Paese. Almeno da quando, da due anni a questa parte, indossare questo dispositivo di protezione, in origine riservato a ospedali e luoghi analoghi, è entrato nell’uso comune. E nonostante le tante opinioni discordanti in merito che si sono sentite pronunciare, specialmente nel primo periodo della loro entrata sulla scena del quotidiano.
É stata infatti la politica, in accordo con organizzazioni internazionali come l’Oms che in un primo momento hanno espresso molti dubbi sul loro utilizzo salvo poi ricredersi, a decidere che da un momento in poi della storia contemporanea, segnata dalla pandemia, tutti sono stati chiamati a indossare la mascherina sul proprio volto in ogni momento. Il più possibile. E nella maniera corretta, ovviamente.
La foto che fa crescere la polemica sui social
Proprio per questo accade che nel momento in cui i singoli privati cittadini, spesso stanchi e frustrati da un biennio di imposizioni e norme giudicate troppo spesso arbitrarie, eccessive, persino strabordanti, scorgano negli schermi del proprio televisore gli stessi politici o rappresentanti delle istituzioni intenti a combattere la pandemia, ma che, al contempo, con una mano firmano obblighi e coercizioni sempre più invadenti, e con l’altra infrangono questi stessi obblighi, non solo perdano la fiducia nelle istituzioni. Ma finiscano anche per chiedere spiegazioni.
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É quanto sta accadendo sui social con il caso dei ministri della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi. Questi infatti, come pubblicato dal sito Inews24, sono apparsi sugli schermi intenti a discutere in maniera animata a un tavolo istituzionale delle misure da prendere. Certamente muniti di mascherina, ma indossata male. Ovvero calata ben sotto il naso, quasi a lasciare fuori la bocca per poter parlare meglio.
Ma anche rischiando di contagiare meglio le altre persone presenti nella stanza, secondo quanto le indicazioni sanitarie sull’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi affermano in maniera perentoria da due anni a questa parte. Per essere efficaci, infatti, le mascherine dovrebbero coprire naso e bocca, cosa che stando alle immagini pubblicate sui social non accade in quei momenti di concitata riunione.
Così è cresciuto il malcontento, almeno stando a quanto si legge dai commenti in rete che si chiedono se questa leggera “disattenzione” da parte del rappresentante delle istituzioni sia accettabile o meno. Non tanto per il fatto in sé, che qualcuno potrebbe giudicare una lieve imprudenza. Ma per il contesto di imposizione normativa che tutto il Paese continua ancora oggi a vivere, in maniera spesso tragica, dall’inizio della pandemia.
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In ogni caso, è quanto fa notare il sito di informazione, tutti gli altri partecipanti alla riunione indossano correttamente il dispositivo, facendo risaltare ancora più il comportamento dei due ministri. Che però, questo si può dire, stavano rispettando le distanze di sicurezza. Che è già qualcosa.