Giornata calda sul fronte dei controlli e delle nuove misure: si accelera col booster mentre il Super green pass è esteso ad altre attività e crescono i timori per il ritorno a scuola.
Sarà Mario Draghi in prima persona ad analizzare i dati, fornire indicazioni e tracciare un bilancio sulle misure adottate per contrastare i tremendi effetti della variante Omicron. Lo farà oggi, proprio nel giorno da cerchiare in rosso sul calendario della pandemia. Non solo per il ritorno a scuola, molto temuto, criticatissimo e potenzialmente destinato a creare effetti pesanti. Il 10 gennaio è infatti anche il giorno in cui 4 regioni passano in giallo. Si tratta di Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna e Valle d’Aosta.
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Entra inoltre in vigore per una serie di attività anche il Green pass rafforzato. Sarà obbligatorio mostrarlo in alberghi e strutture ricettive, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose e ancora congressi, sagre, fiere, ristorazione all’aperto, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto, centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all’aperto e infine negli impianti di risalita con finalità turistico-commerciali. Resta il nodo trasporti. Super Green pass necessario quindi per l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Con il certificato verde di base sarà invece possibile accedere solo per motivi di studio da e per le isole fino al 10 febbraio. E intanto si accelera col booster.
Cambia tutto o quasi quindi, e sarà un incentivo ad aderire alla campagna vaccinale e ad accelerare con la somministrazione del booster. Da oggi poi scatta l’avvio delle somministrazioni dei richiami con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose. La scelta è dettata dalla rapida diffusione della variante Omicron, e comprende anche le fasce più giovani, per le quali saranno ore caldissime.
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Oggi è infatti il giorno del rientro a scuola, che alcune regioni hanno aspramente criticato e molti sindaci hanno autonomamente rinviato. Sarà una settimana caldissima dopo gli appelli a mettere in piedi una diffusa rete di tracciamento, disattesi e mai effettuati. Gli effetti del ritorno in classe dovranno essere infatti costantemente monitorati e i comuni non escludono decisioni da prendere fra qualche giorno, con la speranza di non assistere ad una diffusione repentina del virus all’interno degli istituti.