Covid, la storia di Virginia positiva per ben tre volte in un anno. Colpa dei ‘No-Vax’? Non del tutto, ecco con chi si è scagliata
In questa vicenda vi parliamo di Virginia Coccia. Una donna originaria di Roma, sposata con due figli. Ovviamente il nome non vi dirà nulla, ma per chi la conosce (parenti ed amici) sa bene che ha avuto per ben tre volte il Covid. Tutto questo in meno di un anno. Fortunatamente si è negativizzata solamente pochi giorni fa. La donna ha voluto rilasciare una intervista al quotidiano ‘Leggo‘ raccontando tutto quello che ha trascorso. Anche perché, la stessa Virginia, non sa neanche che tipo di variante l’ha colpita.
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Ha dichiarato che la sua dottoressa, temendo che si potesse trattare della nuova variante (quella Omicron che arriva direttamente dal Sudafrica), non ha voluto perdere un solo minuto e si è messa in contatto con quelli della Asl per sequenziare proprio il tampone in cui si è sottoposta. Non è finita qui perché la donna è stata anche contattata, visto che sono riusciti a recuperare il molecolare dal centro di analisi, ma da quel momento in poi non ha saputo più nulla. Niente di niente, è ancora in attesa di notizie.
Covid, la storia di Virginia: “Stato non tutela i cittadini“
Si è fatta più di una domanda, soprattutto per quanto riguarda la funzionalità della gestione Covid: “Abbiamo capito che in questo sistema di gestione c’è qualche falla, rispetto ad un anno fa c’è meno efficienza. Per esperienza, purtroppo, lo sappiamo bene e per questo lo diciamo. No-Vax? Uno può prendersela anche con loro, ma fino ad un certo punto. Il problema principale è lo Stato che non tutela i propri cittadini“.
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La colpa, secondo Virginia, è anche del Governo che ha permesso alle persone di uscire dall’isolamento con i tamponi rapidi. La variante Omicron? “A quanto pare sfugge agli antigenici. Come è possibile che mia padre prima è risultata negativa al rapido e poi positiva a quello molecolare? Siamo nel bel mezzo della quarta ondata, centri dove venivano effettuati tamponi sono stati chiusi e mai più riaperti. Questo non è colpa dei No-Vax“.
