Due persone sono state fermate per le aggressioni di Capodanno avvenute a Milano. L’arresto è motivato dal pericolo di fuga.
Nuova svolta nelle indagini per le aggressioni di Capodanno avvenute a Milano. Dopo la perquisizione effettuata nella giornata di martedì 11 nei confronti di 18 giovani, la Procura del capoluogo lombardo ha emesso il mandato di fermo per due dei ragazzi ritenuti responsabili di queste aggressioni.
Come riferito da La Repubblica, i ragazzi sono accusati di aver preso parte a due delle tre violenze e il mandato arresto è stato deciso per il pericolo di fuga.
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Entrambi, infatti, stavano cercando di scappare. Ora toccherà ai Gip di Milano e Torino, le due città dove i giovani sono stati rintracciati, decidere per il mandato di custodia cautelare in carcere richiesto dalla Procura.
Le indagini su quanto successo a Milano sono ancora in corso e nelle prossime ore potrebbero esserci delle importanti novità. In particolare, secondo quanto riferito da La Repubblica, gli inquirenti stanno provando a fare luce sulle tre violenze avvenute nella notte di Capodanno nei pressi del Duomo.
Le vittime sono state ascoltate dagli investigatori e le loro dichiarazioni hanno permesso di risalire ai 18 giovani che hanno preso parte a queste violenze. Due, come detto, sono state arrestate a Milano e Torino perché pronte a far perdere le proprie tracce.
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Secondo la Procura, entrambi hanno preso parte ad almeno una delle tre violenze e nei prossimi giorni toccherà al Gip decidere se confermare la richiesta di mandato di custodia cautelare in carcere oppure optare per una misura differenza da quella decisa dal magistrato al termine di una lunga e importante indagine.
Inchiesta che non si è ancora conclusa e toccherà agli inquirenti accertare la posizione di tutte le persone coinvolte in questi episodi successi a Capodanno e che difficilmente saranno dimenticati dalle vittime.