Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha espresso la sua opinione sulla corsa al Quirinale, parlando di Draghi, Mattarella e Berlusconi.
La corsa al Quirinale è un argomento che sta imperversando nel dibattito pubblico e politico del nostro Paese. Il profilo del prossimo presidente della Repubblica è ancora incerto, con tanti nomi al vaglio. I partiti di centrodestra sembrano propendere verso il Cavaliere Silvio Berlusconi, mentre il centrosinistra sembra appoggiare il nome di Mario Draghi, attuale presidente del Consiglio. La lotta per il Quirinale è ancora molto accesa, con nessun nome che sembra prevalere sugli altri. Se Draghi si è detto “a servizio delle istituzioni”, ammiccando ad sua una possibile candidatura, qualora fosse necessario, Berlusconi sembra essere tornato in voga nelle file del centrodestra.
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L’europarlamentare e leader di Azione, Carlo Calenda, ha espresso la sua opinione in merito alla corsa per il Quirinale. Calenda ha detto la sua in occasione della presentazione della federazione tra +Europa e Azione, il suo partito. Queste le parole dell’europarlamentare. “Sul Quirinale abbiamo un’identità assoluta di vedute. Per il Governo, Draghi dovrebbe andare avanti con un patto di Governo. Anche Emma Bonino sarebbe un nome perfetto, metterei la firma sul suo nome domani mattina”. Dunque, una strizzata d’occhio verso il partito con il quale Azione si sta alleando o un vero e proprio endorsement verso la Bonino? Difficile a dirsi. Fatto sta che il nome di Draghi sembra essere in pole position.
Riguardo i candidati di centrodestra, Calenda ha dichiarato: “Non abbiamo alcun tipo di preclusione. Però Silvio Berlusconi non esiste: il suo comportamento negli ultimi giorni lo dimostra. Non è responsabile dire che lui uscirebbe dal Governo se fosse eletto Draghi, nel momento in cui il premier parla. Il ruolo di presidente della Repubblica non è un oscar alla carriera. Non conta lo schieramento di provenienza. Importa solo che sia una persona di qualità, che possa rappresentare il Paese. Rispetto alla possibilità di sostenere un nuovo Governo dopo l’elezione del capo di Stato, Calenda ha affermato: “Dipende per fare cosa e da chi lo guida”.