Il voto dell’Assemblea regionale siciliana per i tre grandi elettori che dovranno votare per il Capo dello Stato ha lasciato a bocca asciutta Nello Musumeci
“Come primo atto azzero la Giunta. Farò un esecutivo che ci porti fino alla fine della legislatura, un esecutivo di responsabili. E andremo avanti, fregandocene di questi mezzucci”. Così Nello Musumeci, il presidente della Regione siciliana, ha risposto al “tradimento” ricevuto dopo il voto sui grandi elettori per l’elezione del Capo dello Stato.
Un voto che visto il governatore incassare solo 29 voti su 67, meno addirittura del delegato dell’opposizione, finendo al terzo ed ultimo posto. L’Assemblea regionale siciliana (Ars), al voto per i tre grandi elettori che dovranno votare per il Capo dello Stato, ha tirato un bel voltafaccia a Musumeci. “E’ la prima volta che un presidente della Regione riceve meno voti di un candidato dell’opposizione”, ha dichiarato Anthony Barbagallo, deputato e segretario regionale del Pd Sicilia. Il voto si è concluso con 44 preferenze per Gianfranco Miccichè di Forza Italia, 32 voti a favore di Nunzio Di Paola del M5s e 29 per Nello Musumeci, che è stato così tradito dai suoi compagni di squadra.
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“Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato, vile e pavido, si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio, per la gravità del contesto generale, costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime 24 ore”, aveva dichiarato Musumeci, facendo balzare l’ipotesi di dimissioni, richieste anche dal deputato regionale Claudio Fava, che ne ha chiesto le dimissioni come “atto di decenza e di rispetto per le sorti della Sicilia”. Il voto avrebbe in qualche modo certificato che Musumeci non ha più alcuna maggioranza, essendo mancati 7-8 voti.
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Poi la decisione: “Azzero la giunta, faremo un esecutivo che dovrà portarci all’ultimo giorno. Parlerò con i rappresentanti dei partiti, chiederò di darmi una rosa di assessori, alcuni saranno confermati. Qualcuno ha scritto Musumeci si dimette e molla: ci vogliono ben altri ostacoli, non saranno alcuni atti di viltà politica a condizionare le mie scelte. Musumeci non lascia, raddoppia, rilancia, perché Musumeci sa di avere dalla sua parte la stragrande maggioranza del popolo siciliano al di là dei partiti”, ha detto il governatore in diretta Fb.