Tunisia-Mali, primi guai per l’arbitro Sikazwe: nel 2018 fece già danni…

Tunisia-Mali, arrivano i primi guai per l’arbitro Janny Sikazwe, protagonista in negativo del match di Coppa D’Africa. Già nel 2018 era balzato alla cronaca per un altro episodio…

Janny Sikazwe, arbitro in totale confusione
Janny Sikazwe (Getty Images)

Le prime giornate della Coppa D’Africa non stanno regalando molte emozioni. Se guardiamo i risultati non sono stati siglati più di un gol a partita. Le prime giornate non sono state per nulla da ricordare. Quello che difficilmente gli amanti dello sport, ed in particolar modo i tifosi tunisini, potranno dimenticare è la direzione di gara di Janny Sikazwe.

Come riportato in precedenza quest’ultimo è stato il protagonista, in negativo, del primo match del gruppo “F” tra la Tunisia ed il Mali (per la cronaca vinta dalla nazionale malese per 1-0). Quello che ha fatto è degno di un film dell’horror. Al minuto 86′ ha fischiato per tre volte decretando la fine delle ostilità.

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Il tutto tra l’imbarazzo generale e la rabbia dei tunisini che hanno chiesto spiegazioni. Si ritorna di nuovo in campo e questa volta fa di peggio. Non assegna neanche il recupero e fischia tre volte addirittura dodici secondi prima che scoccasse il novantesimo minuto. Troppo per il commissario tecnico Mondher Kebaier ed il suo staff tecnico che lo ha accerchiato e ha chiesto spiegazioni in merito.

Subito dopo è dovuta intervenire la sicurezza visto che le cose stavano andando a peggiorare. Nel frattempo arrivano i primi provvedimenti da parte della CAF che ha aperto una inchiesta sull’arbitro zambiano. Anche perché di lui se ne parlò già nel 2018, quando fu immischiato in una vicenda di corruzione.

Aperta un’inchiesta su Sikazwe

Janny Sikazwe, arbitro in totale confusione
Janny Sikazwe (Getty Images)

Non una fedina pulita quella del 42enne visto che nel 2018 è stato accusato di corruzione. Sì, avete letto proprio bene. La stessa CAF decise di sospenderlo dopo la gara di Champions League africana tra Esperance e Primiero Agosto. Anche in quella occasione gli errori grossolani da parte sua non sono mancati.

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Fu sospeso per ben tre mesi: dal novembre del 2018 fino al gennaio del 2019. Come si giustificò la Confederazione? Con questo messaggio: “La presenza di buoni motivi che confermano le accuse di corruzione ai suoi danni”. La vicenda non è finita qui visto che dopo la gara di poche ore fa tra la Tunisia ed il Mali lo stesso arbitro è stato portato in ospedale perché vittima di una insolazione. Nel frattempo gli stessi tunisini ha chiesto di ripetere la gara per gli evidenti errori del fischietto di origine zambiana.

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