La decisione della Corte Suprema Usa sull’obbligo del vaccino nelle grandi aziende è destinata ad aprire un dibattito a livello mondiale.
E’ arrivata la tanto attesa sentenza della Corte Suprema Usa sull’obbligo del vaccino nelle grandi aziende. I giudici americani si sono pronunciati sulla decisione da parte di Joe Biden di imporre l’immunizzazione a tutte le imprese con oltre 100 dipendenti.
Come riportato dall’Agi, la Corte ha bloccato il provvedimento del presidente americano e di conseguenza bocciata l’ipotesi dell’obbligo dell’immunizzazione dei dipendenti di queste grandi aziende. Resta, invece, quello per i lavoratori delle strutture sanitarie che ricevono fondi federali.
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Una sentenza sicuramente inaspettata dalla Casa Bianca e che chiude un dibattito aperto ormai da diverso tempo negli Usa. Le grandi aziende, quindi, potranno non imporre l’obbligo di vaccinazione ai propri dipendenti anche se in futuro non è da escludere un nuovo cambio di strategia.
La delusione di Joe Biden
La decisione della Corte Suprema è stata accolta con molta delusione dalla Casa Bianca. Il presidente Joe Biden in una nota ha sottolineato che “l’obbligo era fondato sulla scienza e sulla legge e per questo motivo sono molto deluso per la scelta dei giudici di bloccare misure di buon senso e a tutela della vita per i dipendenti delle grandi imprese“.
Lo stesso inquilino della Casa Bianca ha deciso di rivolgere un appello ai datori di lavoro “a fare la cosa giusta per proteggere la salute di tutti i cittadini americani oltre che l’economia“.
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Parole che sembrano confermare la linea del presidente Biden: accelerare con le vaccinazioni per mettere in sicurezza il Paese e ritornare alla normalità. Ad oggi, come riferito dall’Agi, negli Stati Uniti solo il 63% dei cittadini hanno completato il primo ciclo vaccinale e di questi il 37% ha ricevuto la terza dose. Si tratta di numeri sicuramente molto bassi considerando l’andamento nei principali Stati europei.