Covid, inchiesta Bergamo: la perizia di Andrea Crisanti è pronta. Quest’ultimo ha voluto rilasciare delle importanti dichiarazioni direttamente al sito ‘Adnkronos’ dove ha manifestato il suo pensiero dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia
La super perizia di Andrea Crisanti è pronta. Nella giornata di oggi il noto microbiologo la consegnerà personalmente alla Procura di Bergamo. Nel frattempo ha voluto rilasciare qualche battuta ai microfoni dell’Adnkronos in merito a questa vicenda che l’ha segnato e non poco. Queste sono alcune delle sue parole: “Se devo fare una considerazione di carattere personale posso dire semplicemente una cosa: ad essere sincero questo incarico mi ha emotivamente provato e non poco. Vedere ogni giorno l’eco di tantissimi morti e storie personali non può lasciare differenti. E’ una cosa che ti rimane dentro”.
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Il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, nella giornata di oggi, consegnerà personalmente il suo documento (di circa 100 pagine) alla Procura di Bergamo. Cosa è riportato? Il cambiamento della vita degli italiani durante questi due anni di pandemia. A partire dalla Lombardia dove sono iniziati i primi contagi, prima che il Covid si diffondesse in tutto il nostro paese e non solo.
Covid, inchiesta Bergamo: cosa c’è nella perizia di Crisanti?
Cosa c’è scritto in questa perizia? Dal primo caso che si verificò nell’ospedale di Alzano Lombardo ed anche il mancato avviso della “zona rossa” nel paese bergamasco che è stato quello più colpito per via del Covid.
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Crisanti ha concluso dicendo: “Ho ascoltato quello che era la richiesta della Procura. Indipendentemente da tutto ho voluto creare un documento dove ho raccontato la storia degli italiani in questi mesi difficili. E’ stata fatta una cosa obiettiva, ne sono sicuro“.
