La presidente di Nessuno tocchi Caino: “In carcere mettono positivi al Covid con altri detenuti, impossibile trovare mascherine ffp2”
La situazione all’interno delle carceri è di grave emergenza, non solo per l’ormai endemico problema del sovraffollamento, ma perché aggravato dal pericolo Covid che ormai dilaga all’interno degli istituti penitenziari.
Se all’inizio di dicembre i positivi erano “appena” 200, ora si parla di quasi 2000 contagiati solo tra i detenuti, senza contare dipendenti e polizia penitenziaria che, trovandosi in isolamento, sono in numero ridottissimo relativamente alle esigenze di gestione. Una situazione che rischia di diventare un vero caos con drammatiche conseguenze.
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A descrivere cosa accade è Rita Bernardini, storica leader radicale e attuale presidente dell’Associazione Nessuno tocchi Caino, intervistata in esclusiva per Notizie.com. Bernardini è in sciopero della fame dal 5 dicembre, quasi quaranta giorni per chiedere la liberazione anticipata speciale per i due anni di pandemia e tentare così di alleggerire il problema. Una proposta sostenuta dal parlamentare Roberto Giachetti e diversi parlamentari che rimane però arenata nella aule istituzionali.
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“La situazione è molto difficile, in particolare nel carcere Le Vallette in Piemonte con 160 casi o in quello di Opera a Milano con 113 casi di contagio. E ancora ce ne sono 111 a Poggio Reale, 103 a Firenze Sollicciano, 111 a Prato” afferma Bernardini. “Molti entrano addirittura da positivi e sintomatici. Attualmente ci sono 11 detenuti in gestione esterna in quanto ricoverati in terapia intensiva“. I contagi, come detto, sono anche tra il personale “1496 sono positivi attualmente, soprattutto agenti che è la categoria più rappresentata. Questi sono ovviamente in isolamento, fatto che mette in grave difficoltà gli istituti perché non riescono a coprire i turni di lavoro” afferma l’ex-deputata.
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Per quanto concerne le vaccinazioni dei detenuti “il dato è molto interpretabile – afferma – in quanto è possibile ricevere l’inoculazione ma non sappiamo, per esempio, quante terze dosi siano state fatte. Adesso, proprio a causa del sovraffollamento non si trovano spazi per l’isolamento. Mi sono sono arrivate segnalazioni secondo le quali mettono assieme positivi con non positivi. E’ chiaro che così il contagio viaggia. Inoltre è molto difficile reperire mascherine ffp2, in carcere non ce ne sono“.
Rita Bernardini continua a porre l’accento sul problema e prosegue nel suo sciopero della fame. “Continuo la mia iniziativa, ho fatto solamente una sospensione ieri, ma è servita a poco, stamattina ho scoperto di avere perso altri 500 grammi” afferma Bernardini.