Cambio bollettino Covid, la posizione dell’Iss

L’Iss attraverso una nota sul proprio sito ha risposto alla richiesta delle Regioni di cambiare il bollettino Covid.

Anche l’Iss ha deciso di prendere una posizione ufficiale sul dibattito del cambio bollettino Covid e lo ha fatto alla vigilia della riunione del Cts pubblicando un chiarimento sul proprio sito ufficiale.

Silvio Brusaferro
Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss e portavoce del Comitato tecnico-scientifico © Ansa

Nel documento dell’Istituto Superiore di Sanità, riportato dall’Adnkronos è precisato come “i casi asintomatici devono essere inseriti tra i positivi al Covid. L’esperienza ha dimostrato che la maggior parte delle infezioni, soprattutto nei soggetti vaccinati, sono senza o con sintomi lievi. Non sorvegliare questi casi limiterebbe la capacità dell’Italia di identificare le varianti emergenti, le loro caratteristiche e soprattutto non saremo in grado di conoscere lo stato clinico che ne consegue all’infezione nelle diverse popolazioni“.

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Insomma, una posizione che sembra chiudere alla possibilità di non calcolare gli asintomatici tra i positivi, ma il dibattito è aperto e la decisione arriverà nelle prossime ore.

Bollettino Covid, la richiesta delle Regioni

Massimiliano Fedriga
Massimiliano Frediga, presidente della Conferenza delle Regioni © Ansa

Come detto, il chiarimento dell’Iss è arrivato alla vigilia di una riunione del Cts fondamentale per quanto riguarda il futuro del bollettino sul Covid. In particolare, gli esperti saranno chiamati a pronunciarsi sulla richiesta da parte delle Regioni di non conteggiare gli asintomatici tra i positivi.

Una proposta avanzata dai governatori per provare ad evitare il cambio colore e di conseguenza il passaggio in una fascia con maggiori restrizioni. Negli ultimi giorni, infatti, sono molte le regioni che hanno visto crescere i ricoveri anche per pazienti arrivati in ospedale per altri motivi e risultati positivi al Covid al tampone di controllo. Da qui la richiesta di eliminare queste persone dal conteggio dei casi e di conseguenza anche dalle ospedalizzazioni.

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Su questo tema, come confermato da diversi giornali, è in corso un dibattito al Cts e poi toccherà al Governo prendere la decisione definitiva sulla richiesta avanzata dai presidenti di Regione.

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