In Italia, il prezzo del caffè è aumentato sensibilmente per i consumatori, a causa dei maggiori costi per gli esercenti.
Il caffè è una bevanda alla quale noi italiani non sappiamo davvero rinunciare. Ci aiuta ad affrontare la giornata con il giusto sprint, dandoci quella marcia in più che non avremmo senza consumare la magica bevanda. Non siamo però i soli ad amare questo fantastico prodotto della natura: il caffè è la bevanda più diffusa al mondo, ed ogni nazione ha le sue varianti legate alla consumazione di tale prelibatezza. In USA si diluisce nell’acqua, oppure viene filtrato. Il Spagna si beve con molto latte caldo, in Germania con rum e panna montata. In Norvegia si beve con il liquore, in Messico con tanta acqua e un bastoncino di cannella. Insomma, tutti i Paesi hanno un modo diverso di approcciare tale bevanda.
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In Italia, il nostro amore incondizionato per il caffè potrebbe però risentire di una sgradevole novità, sia per gli esercenti che per i consumatori. Parliamo del famigerato “caro-colazione”. La denuncia parte da Assoutenti, che ha segnalato dei rincari sempre più frequenti per i listini di cornetto, cappuccino e infine caffè nei bar. L’associazione ha infatti segnalato che le quotazioni del tanto amato caffè sono schizzate dell’81% nel 2021. Le quotazioni del latte sono invece cresciute del 60%, mentre quelle dello zucchero e del cacao del 30%. Questi maggiori costi che gli esercenti devono pagare, inevitabilmente, vengono rimbalzati sull’utente finale, che si ritrova a pagare significativamente di più il proprio caffè al bar.
Assoutenti sottolinea inoltre che, a questi rincari, si aggiungono gli aumenti già annunciati sulle bollette legate a luce e gas. In tal caso, il caffè può arrivare ad aumentare significativamente di prezzo. L’utente finale può infatti arrivare a pagare una tazzina al bar 1,50 euro. Il rincaro, in tal caso, è del 37,6%. Una bruttissima notizia per gli amanti della straordinaria bevanda. La popolarità mondiale del caffè, considerato il suo appeal che va da giovani ad anziani, a causa delle sue proprietà energetiche, riuscirà a sopravvivere a questo importante rincaro dei prezzi? Staremo a vedere.