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Djokovic, altro colpo di scena: il governo lancia una pesantissima accusa

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Francesco P

Nole Djokovic incassa un’altra pesante accusa: in Australia temono il rischio di un’ondata di proteste. Decisione al fotofinish.

La vicenda di Djokovic in Australia rischia di prendere una piega molto delicata. Il tennista è nel mirino dei colleghi, stanchi di una situazione in cui si parla poco di un tabellone ricco di stelle pronte a scendere in campo e molto di aspetti extrasportivi.

Novak Djokovic, pesantissima accusa dal governo australiano (Getty Images)

Rafa Nadal è infatti tornato a parlare dichiarando che gli Australian Open sono più importanti di qualsiasi tennista, e nel frattempo il serbo attende sviluppi dopo le memorie difensive e incassa un’accusa durissima. Non ci sarebbero al momento aperture, e il nuovo ritiro del visto sembra essere la sentenza definitiva prima di quella che pronunceranno i tribunali.

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Djokovic però è al centro dell’ennesima dichiarazione del governo, molto dura. Il tennista secondo Canberra rappresenterebbe una sorta di pericolo per la stabilità del paese. Ecco quale sarebbe quindi l’ennesima “minaccia” che il numero uno rappresenterebbe per il l’Australia, decisa a mettere al più presto il punto finale sulla vicenda.

Djokovic, Canberra accusa: “Una minaccia per la stabilità dell’Australia”

Novak Djokovic, tempo scaduto (Getty Images)

Nole Djokovic e il suo staff sono al momento in una struttura di detenzione temporanea. Restano sotto sorveglianza da parte delle forze dell’ordine locali ma hanno nuovamente avuto un summit con i legali per tentare l’ennesimo colpo di scena. Che però arriva dal governo di Canberra. Le ultime parole potrebbero essere l’ultimo tassello, quello decisivo, perché la resa dei conti è alle porte e il tennista è addirittura accusato di essere una minaccia per la nazione.

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Il suo comportamento è stato poco lineare, così come la violazione delle leggi vigenti. Ciò che affermano a Canberra però rischia di creare un altro colpo di scena. Secondo il governo Nole Djokovic potrebbe alimentare con il suo atteggiamento il sentimento della parte di popolazione No-vax, proprio nel momento in cui crescono i contagi dovuti ai riflessi di Omicron. L’Australia teme disordini oltre che una sorta di emulazione che potrebbe produrre impatti sulla sanità locale.

Secondo gli avvocati invece l’accusa è priva di basi perché il tennista non avrebbe mai avuto comportamenti tali da rappresentare un cattivo esempio nella lotta alla pandemia. Ennesimo botta e riposta quindi, con decisione ormai alle porte. La sensazione però è che per il numero uno del mondo la possibilità di giocare gli Open sia ridotta al lumicino.

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