Italia, nel nostro Paese sono stati rivelati alcuni casi di “peste suina”. In questo momento è stato imposto il divieto alla caccia, alla raccolta dei funghi e al trekking
Come se non bastasse non c’è solamente il Covid (in realtà la variante Omicron) a far preoccupare ulteriormente il nostro Paese. Addirittura, nelle ultime ore, è rimbalzata la voce (che poi sono state confermate) di alcuni casi che riguardano la “peste suina africana“. Purtroppo è tutto vero visto che sia in Liguria che in Piemonte hanno confermato ciò. Ed è per questo motivo che il governo è voluto subito scendere in campo per cercare di evitare di diffondere almeno questo. Una ordinanza è stata firmata nelle ultime ore dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.
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In cosa consistono questi divieti? Stop alle attività venatorie di qualsiasi tipologia (tranne la caccia al cinghiale). Nelle due regioni interessate, inoltre, sono state vietate anche: la raccolta dei funghi e tartufi, la pesca, il trekking e la mountain bike. Dallo stesso ministero, però, fanno sapere che non ci sono particolari tipi di pericolo per quanto riguarda l’uomo e nemmeno gli animali come i cinghiali ed i suini.
Un vero e proprio problema per gli allevatori e trasformatori che trasportano prodotti rigorosamente dall’Italia in tutto il mondo come prosciutti, salami, culatelli ed altro. Potrebbero avere dei problemi economici non indifferenti se questa merce non dovesse arrivare all’estero oppure nelle Penisole.
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Tanto è vero che le province di Genova e Savona hanno dovuto dire “stop” all’export di carne fresca e di alimenti che arrivano da altri paesi come il Giappone, la Serbia, il Taiwan e la Cina. In questo caso potrebbero verificarsi dei danni non indifferenti per il tessuto produttivo e per l’economia legata alla filiera suinicola. Questa è la denuncia che arriva direttamente dalla Cia.