Alla fine il derby del Nord di Londra è stato sospeso e posticipato a data da destinarsi. Una battaglia politica vinta dai biancorossi
Il tanto atteso derby del Nord di Londra tra Tottenham e Arsenal non si giocherà. A deciderlo la Premier League in seguito alla richiesta da parte dei Gunners effettuata ieri di rinviare la partita in programma domenica 16 gennaio alle 17:30 al Tottenham Hotspur Stadium. “L’Arsenal ha a disposizione un numero inferiore a quello di giocatori (13 di movimento, con un portiere) necessari per la disputa della partita, così abbiamo accolto la domanda del club”, la sintesi del comunicato ufficiale.
Una decisione, prosegue sempre la nota, “risultato di una combinazione tra contagi da Covid-19, infortuni e giocatori impegnati in Coppa d’Africa“. Insomma, niente da fare per chi aspettava con ansia di vedersi affrontare Arteta da una parte, con la squadra lanciata, e Conte dall’altra che cercava una vittoria di prestigio per rilanciarsi con il suo Tottenham, dopo prestazioni un po’ opache. Anche per i tifosi c’è grande delusione, talmente tanta da riversarla sui social.
Stando a Sky Sports UK, in casa Spurs sarebbero sorpresi della richiesta, ritenendo non ci sia un vero e proprio focolaio all‘Arsenal. I gunners però hanno diversi giocatori out a causa di Covid, infortunio, squalifiche e Coppa d’Africa. Tra questi ci sono Martin Odegaard, che ha saltato l’andata della semifinale della Carabao Cup col Liverpool per positività al virus, mentre Emile Smith Rowe e l’ex Bologna Tomiyasu erano ko per infortunio. Cedric Soares e Bukayo Saka hanno abbandonato la partita di giovedì di coppa mentre Xhaka, espulso, non ci sarà in campionato. Inoltre, Thomas Partey, Mohamed Elneny, Nicolas Pepe e Pierre-Emerick Aubameyang sono tutti in Coppa d’Africa. Non pochi per la verità.
Nel comunicato della Premier League ci sono anche le scuse per i tifosi “che avrebbero assistito alla partita e siamo pienamente consapevoli che i rinvii deludono club e tifosi. La Lega mira a fornire quanta più chiarezza possibile, ma purtroppo a volte i rinvii devono essere fatti con scarso preavviso“