La famiglia di Aafia Siddiqui, la terrorista arrestata nel 2008 ha dichiarato che l’uomo non aveva nulla a che fare con loro
Si è conclusa con la morte del sequestratore e il rilascio di tutti gli ostaggi, la vicenda che ha tenuto gli Stati Uniti con il fiato sospeso per diverse ore. Nel Texas un uomo armato aveva preso in ostaggio quattro persone: il rabbino e altri tre uomini in una sinagoga. L’uomo chiedeva il rilascio della sorella, la pachistana Aafia Siddiqui, nota terrorista chiamata “Lady Al Qaeda”, condannata per aggressione e tentato omicidio di un soldato americano nel 2010 a 86 anni di carcere.
Ma l’uomo non aveva nulla a che fare con la famiglia della donna. “Vogliamo che il sequestratore” della sinagoga a Colleyville, in Texas, “sappia che Aaifa Siddiqui e la sua famiglia condannano il suo gesto. Il sequestratore non ha nulla a che fare con Aaifa, con la sua famiglia e la campagna globale per chiedere giustizia. Vogliamo che l’assalitore sappia che le sue azioni sono malvagie e mettono a rischio coloro che cercano giustizia per Aaifa”. Ha dichiarato la famiglia di Aaifa Siddiqui, alla stampa.
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“Non entrate altrimenti ammazzo tutti”
