Il sottosegretario alla Salute fa un annuncio importante per quel che riguarda i futuri bollettini. Nel frattempo il Cts assicura che la l'”epidemia rallenta”
Le cose cambiano e in fretta, soprattutto quando si tratta di pandemia e Covid. Il Governo mette la freccia, ma ci tiene a ribadire alcuni concetti legati allo stato d’emergenza, ma anche e soprattutto alla situazione clinica e strettamente medica. “Il Covid non è una banale influenza“, è il monito del sottosegretario alla Salute, ma anche medico Pierpaolo Sileri.
Il funzionario del ministero della Salute annuncia anche e soprattutto che “forse entro due settimane potrà essere fatta una distinzione tra positivi e malati“. Il riferimento, probabilmente, è legato al bollettino quotidiano che sta facendo discutere non poco i virologi. C’è chi vorrebbe abolirlo e chi invece chiede che non venga minimamente tolto anzi aggiornato anche più volte durante il giorno con specifiche importanti. Allo stesso tempo, i Cts ribadisce: “La curva dell’epidemia rallenta“. Vero, ma è altrettanto vero che non è la prima volta che il Comitato tecnico scientifico dice una cosa del genere.
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In Italia quasi 685mila prime dosi
Intanto ci sono da registrare alcuni dati, soprattutto il picco di prime dosi: 92mila in un giorno, mai così da 4 mesi. Da quando è stato annunciato l’obbligo di vaccino per gli over 50 sono state fatte 685mila prime inoculazioni. “Sono d’accordo sulla necessità della revisione” delle regole che “potrà essere fatta nei prossimi giorni, forse entro un paio di settimane, con una distinzione tra coloro che sono positivi al virus ed i malati. Questo ce lo consente la variante che circola oggi“. A dirlo in maniera così precisa è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
Da quando, lo scorso 7 gennaio, è stato annunciato l’obbligo di vaccino per gli over 50 e del super pass per lavorare, sono state fatte in Italia quasi 685mila prime dosi. Prima del record stabilito sabato con quasi 92mila somministrazioni, il giorno con più vaccinazioni è stato l‘8 gennaio, quando il decreto è stato pubblicato in gazzetta: poco più di 82mila prime dosi in 24 ore. La media delle somministrazioni dal 7 gennaio è di circa 76mila dosi al giorno.