Agrigento, blitz della Guardia di Finanza per quanto riguarda false documentazioni in cambio dei “permessi di soggiorno”: fioccano arresti e tantissimi indagati in questa vicenda
Ci troviamo in Sicilia, precisamente ad Agrigento, dove la Guardia di Finanza ha compiuto un vero e proprio blitz nei confronti di quattro persone che sono finite dritte in carcere. Motivo? Associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione. Questa operazione prende il nome di ‘Illegal Stay‘. Dietro le sbarre ci sono finiti: Nicolò Vancheri di 55 anni (chiamato anche “Massimo”) conosciuto in zona per essere il titolare di uno studio contabile, Moutaga Tierno Fall (44 anni) e Papa “Papi” Ndyae (67). Questi ultimi due sono rappresentanti della comunità senegalese nella cittadina siciliana.
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Scattano gli arresti domiciliari per Salvatore Randisi (34 anni) di Raffadali. Documenti falsi contabili e fiscali per ottenere permessi di soggiorno. Il tutto è accaduto questa mattina all’alba. L’inchiesta è partita dalla Procura della Repubblica di Palermo ed è stata eseguita dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento. A capo di questo blitz il colonello Rocco Lopane.
Agrigento, Guardia di Finanza al lavoro
A quanto pare Vancheri avrebbe predisposto false dichiarazioni fiscali e bilanci d’esercizio delle ditte degli stranieri che richiedevano il permesso di soggiorno, inserendo dei dati falsi. In poche parole era lui che gestiva il tutto. Per Randisi, invece, le accuse sono quelle di aver emesso delle fatture false in favore di soggetti stranieri.
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Fall e Ndiaye, invece, sono accusati di aver avuto il ruolo di “intermediari” tra lo stesso ragioniere e gli stranieri della comunità senegalese della cittadina siciliana. Secondo quanto riporta il sito ‘Grandangoloagrigento.it‘ il primo si sarebbe offerto anche di sottoscrivere “fittizi contratti di locazione per molti stranieri”. Il tutto solo per ricevere l’ok della situazione alloggiativa.