Calcio, stadi: capienza al 50% da febbraio? È possibile

Il sottosegretario alla salute Andrea Costa parlato della possibilità di avere la capienza al 50% negli stadi italiani da febbraio.

Stadio ©Getty Images
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I tifosi non vedono l’ora di tornare negli stadi italiani, per supportare la propria squadra del cuore. Purtroppo, la fase pandemica nella quale ci troviamo impone delle restrizioni necessarie a riprendere in sicurezza le attività di massa. Tra queste, chiaramente, il tifo. Ma quanto ancora dovranno attendere gli appassionati di calcio prima di poter tornare a sfogare la loro passione e il loro amore per i colori della loro squadra? Un indizio arriva dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

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Attualmente, la capienza degli stadi è ridotta ad un tetto massimo di 5.000 persone. Ciò porta ad alcune situazioni paradossali: a Roma, pochissimi eletti possono andare a vedere una partita delle due squadre della Capitale. Lo stesso vale per città come Milano e Torino. Per quanto riguarda piccole realtà come il Venezia, invece, lo stadio lagunare Pier Luigi Penzo potrebbe ospitare quasi l’intera fetta di pubblico prevista dall’ordinanza. Uno stato attuale delle cose decisamente particolare.

Stadio ©Getty Images
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Per quanto riguarda la possibilità di tornare a metà capienza da febbraio, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dichiarato quanto segue. “Dal 6 febbraio, la capienza sarà al 50%? L’obiettivo è quello di riportarla al 100%. Ciò significherebbe che il virus è in fase endemica, quindi dobbiamo conviverci. Considerato che mancano 20 giorni, con 500mila dosi ogni giorno, avremmo 37 milioni di individui con la terza dose. È dunque ragionevole pensare sia un obiettivo fattibile. Vanno anche premiati i cittadini che hanno deciso di vaccinarsi, quindi credo sia un risultato raggiungibile“.

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“Torniamo al 100% a inizio primavera? Sicuramente il dato positivo è che l’Italia intera si sta vaccinando. Abbiamo capito che l’arma per uscire da questa situazione è il vaccino. L’obiettivo è convivere col virus. Se i dati miglioreranno, ipotizzare per tale periodo un ritorno in piena capienza è un obiettivo da porsi. Chiaramente, vanno osservati i dati. Dobbiamo convivere col virus e questo vuol dire riportare le attività al 100%“.

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