James Gunn ci parla di come i mastodontici budget fornitigli dalla Marvel non bastino per il suo film ideale.
Nello svolgersi delle numerose interviste fatte a James Gunn, in merito al recente esordio nel mondo delle serie tv con Peacemaker, il regista di Guardiani della Galassia ha accennato un interessante discorso sul suo metodo di lavoro. A quanto pare Gunn procede nella sua attività creativa con la costante consapevolezza del budget a disposizione, modellando la propria opera in base alle cifre in gioco. Molti puristi dell’arte cinematografica potrebbero storcere il naso davanti ad un’approccio così industriale del mezzo, tuttavia ad uno sguardo più disilluso appare come un modus operandi particolarmente consapevole e intelligente: “Quando scrivo penso sempre al budget, è un istinto innato. Anche quando ne ho uno enorme a disposizione come per Guardiani della Galassia 3 è comunque faticoso. E’ sempre faticoso far rientrare tutto nel budget perché tu vuoi sempre fare un film da mezzo miliardo di dollari. Se avessi mezzo miliardo a disposizione farei un film molto vicino a quello che ho in mente. Ecco perché è così’ difficile. Devo sempre pensare al budget e fare dei compromessi a causa del budget, ma questo spesso porta a delle cose positive. Sei spesso obbligato a ripensare ad alcune cose in maniera molto creativa”.
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Dunque non possiamo che attendere il 5 maggio 2023, per prendere visione degli insostenibili compromessi adottati dal regista, a cui la Marvel ha affidato la “modestissima” cifra di 200 milioni di dollari per l’atteso terzo capitolo dei Guardiani della Galassia.