L’Italia ha recepito la direttiva Sup e da domani entrerà in vigore la legge che ne vieta la produzione e la vendita: un recente studio ha calcolato che negli oceani ci sono tra i 5 e 12 milioni di tonnellate di plastica. Previste sanzioni pesanti che vanno dai 2.500 ai 25.000 euro.
Stop alla plastica monouso, non compostabile e biodegradabile: la legge che ne vieta produzione e vendita entra in vigore da domani. L’Italia ha recepito la direttiva Sup (Single Use Plastic) con la quale l’Europa sta cercando di ridurre al massimo l’impatto di certi prodotti sull’ambiente nel tentativo di preservare mari e oceani.
Quindi, cosa non sarà più possibile acquistare? C’è una lunga lista da riportare: cotton fioc, le aste che si attaccano a sostegno dei palloncini, agitatori per bevande, piatti, posate, cannucce ed altri oggetti in plastica “oxo-degradabile”, tazze e contenitori per bevande in polistirene espanso, i loro tappi e coperchi. A questi va aggiunta un’altra sfilza di prodotti.
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Il divieto consiste nel bloccare la produzione, l’utilizzo nella ristorazione e gastronomia da aperto, ma anche alla vendita da parte di negozi e supermercati: questi ultimi potranno smaltire i prodotti già in possesso dimostrando però di averli immessi sul mercato prima del 14 gennaio 2022. Sono previste multe che vanno dai 2.500 ai 25.000 euro. Cifre notevoli. Il fine della strategia intrapresa dall’Europa tende a contrastare l’inquinamento senza precedenti di oceani e mari. Una stima preoccupante ha accesso in via definitiva l’allarme su una questione sotto studio da tempo: negli oceani galleggiano tra i 5 e i 13 milioni di tonnellate di plastica, la metà circa proprio composta da quella monouso.