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Cronaca

Crisi AirItaly, l’appello del Papa a sostegno dei lavoratori licenziati

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Francesco Gnagni

Al termine dell’Udienza generale del mercoledì Papa Francesco ha lanciato un appello per i lavoratori di AirItaly e ha invitato tutti a guardare in faccia le difficoltà di queste famiglie. 

(Ansa)

I dipendenti della compagnia lo scorso 2 gennaio si sono infatti visti recapitare una drammatica lettera di licenziamento con effetto immediato. La richiesta del Pontefice è quella di rispettare i diritti di tutti, ma soprattutto si tratta di un invito accorato a pensare in modo particolare alle famiglie di questi lavoratori che da un giorno all’altro rischiano di trovarsi senza un impiego e in difficoltà

La compagnia aerea sardo qatariota Air Italy ha sede nell’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda e base operativa in quello di Milano-Malpensa. Nel febbraio 2020 la società è stata messa in liquidazione, e i 1.320 dipendenti sonno finiti in cassa integrazione. Alcuni dei dipendenti della compagnia erano presenti in Aula Paolo VI, e Bergoglio si è rivolto proprio verso di loro nel pronunciare le sue parole a loro favore. 

L’appello di Bergoglio per i lavoratori

Da quel momento è cominciata la trattativa tra sindacati, azienda e governo per trovare uno sbocco alla crisi, e ora potrebbe simbolicamente dirsi che a queste tre parti se n’è aggiunta una quarta, quella di Bergoglio. Trattativa che tuttavia è già finita, visto che a dicembre scorso AirItaly ha dichiarato chiusa la procedura di liquidazione, rinunciando così alla cassa integrazione.

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I lavoratori, una volta preso atto del loro licenzialmento, hanno cominciato a protestare con mobilitazioni in diversi punti, come davanti all’hub di Olbia ma anche a Roma, con un corteo che si è dipanato al Colosseo in cui i manifestanti hanno chiesto lo stesso trattamento di Alitalia. É quindi alle loro grida che si è unito il Papa, intervenendo oltre la loro disperazione e chiedendo soluzione “positiva” per la situazione lavorativa di queste persone.

In molte delle ultime udienze infatti., centrate sulla figura del padre e quindi di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, Francesco ha toccato il tema del lavoro, concentrandosi in particolare sul dramma di coloro che hanno di recente perso l’occupazione, sia a causa della pandemia che delle regole del mercato che non guardano in faccia a nessuno.

Le parole del Papa durante l’Udienza

“Saluto i lavoratori della Compagnia aerea AirItaly, ed auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare una positiva soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie”, ha detto al termine dell’udienza. “È importante custodire i diritti lavorativi di tutti”, ha aggiunto ancora un volta durante l’udienza, mostrando di fare tutto il possibile per dare vicinanza e quanto possibile aiuto a coloro che si trovano in difficoltà.

“La tenerezza è qualcosa di più grande della logica del mondo. È un modo inaspettato di fare giustizia”, aveva invece affermato Francesco durante la catechesi. “Guardate come gli infermieri e le infermiere toccano le ferite degli ammalati: con tenerezza, per non ferirli di più. Così il Signore tocca le nostre ferite, con la tenerezza”.

“Paradossalmente anche il maligno può dirci la verità, ma, se lo fa, è per condannarci”, ha aggiunto ancora il Papa tra le diverse considerazioni, aggiungendo che “il Signore invece tende la mano per salvarci. Noi sappiamo che la verità che viene da Dio non ci condanna, ma ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene, ci perdona”.

(Ansa)

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“Senza questa rivoluzione della tenerezza rischiamo di rimanere imprigionati in una giustizia che non permette di rialzarsi facilmente e che confonde la redenzione con la punizione”

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