Covid, sospesa sentenza del Tar sulle cure domiciliari

Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar sulle cure domiciliari, nella quale si parlava di “raccomandazioni”.

Quarantena ©Getty Images
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Caos totale per quanto riguarda la vicenda del Tar del Lazio che aveva annullato la circolare legata alle terapie domiciliari contro il Covid. Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso la sentenza che annullava le terapie domiciliari, promulgata dal Tar del Lazio. Nella sentenza del Tar si affermava che la circolare contenesse “raccomandazioni” legate alla “vigile attesa”.

Inoltre, si parlava delle somministrazioni di fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’ibuprofene come “prescrizioni non vincolanti”. Queste prescrizioni interessavano i pazienti di Covid che si trovavano nel loro domicilio, nei primi giorni della loro malattia. Eppure, questa sentenza del Tar del Lazio è stata sospesa dal Consiglio di Stato.

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Nella sentenza emessa dal Tar del Lazio, ora sospesa, si affermava quanto segue. Nella nota ministeriale si prevede una “vigile attesa” nonché la somministrazione di paracetamolo e antinfiammatori. La sentenza del Tar del Lazio affermava che tale attesa e somministrazione fosse “in contrasto con l’attività professionale così demandata al medico nei termini della scienza e della deontologia professionale”.

Quarantena ©Getty Images
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Secondo il Consiglio di Stato, il documento del dicastero “contiene raccomandazioni e non prescrizioni”. Questo significa che il documento contrastato dalla sentenza sospesa del Tar “indica comportamenti che sembrano rappresentare le migliori pratiche”. Questo, secondo la “vasta letteratura scientifica”. Chiaramente, pur ammettendo “la continua evoluzione in atto” della situazione pandemica.

Da ciò, dal documento “non emerge nessun vincolo legato all’esercizio diritto-dovere del medico“. Ovvero, il medico può tranquillamente “scegliere in coscienza e scienza la terapia migliore”. Questo poiché i dati contenuti all’interno della circolare “sono parametri di riferimento legati alle esperienze in atto nei metodi di terapia a livello internazionale”, dunque non vanno seguiti pedissequamente dal medico che si occupa del paziente.

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Una vicenda, quella che coinvolge il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato, che contribuisce a complicare la situazione tra pazienti Covid e medici. Questo, poiché rende sempre meno chiaro il corretto metodo per contrastare il Covid nei malati in quarantena domiciliare. A spuntarla sembra essere dunque il Consiglio di Stato, avendo sospeso la sentenza del Tar.

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