L’attore John Malkovich si trova in Italia per girare una nuova serie tv, ma all’arrivo è stato stoppato dal lussuoso hotel in cui avrebbe dovuto pernottare.
Parafrasando una delle sue più celebri pellicole, stavolta essere John Malkovich non è servito. Dopo il caso del tennista serbo numero uno al mondo Novak Djokovic, respinto dall’Australia dopo un lungo tira e molla istituzionale dove avrebbe dovuto partecipare agli Australian Open, stavolta è il turno della star di Hollywood.
Il noto attore e regista americano si trova in questi giorni a Venezia per le riprese di una nuova serie tv intitolata “Ripley”, remake del romanzo di Patricia Highsmith, “Il talento di Mr. Ripley”. Malkovich aveva prenotato una suite nell’hotel di lusso Danieli di Venezia nel centro della città, tuttavia è accaduto l’imprevisto che di certo non si sarebbe aspettato.
L’imprevisto sul set di Venezia che blocca Malkovich
Non è più il tempo delle star, si potrebbe commentare. I tempi sono cambiati, soprattutto in pandemia, dove il virus e il rischio del contagio ha trascinato tutti sotto l’aureola del motto dal sapore grillino dell’uno vale uno. Quindi, anche John Malkovich, o meglio il suo green pass, vale come quello di ogni altro cittadino che si trova in Laguna, per lavoro o per vacanza.
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O anche per girare una prestigiosa serie tv internazionale. Malkovich è stato respinto dal prestigioso albergo perché il suo Green pass è risultato scaduto. Stando a quanto è infatti stabilito del “Decreto Omicron”, il soggiorno negli alberghi è consentito solo ai possessori di certificazione verde rafforzata. Avendo il pass scaduto, l’attore e regista non ha quindi avuto a disposizione questa possibilità.
Nulla di irrimediabile, però. La produzione ha dovuto cercare all’ultimo momento una soluzione alternativa per il suo soggiorno, e alla fine si è deciso per il trasferimento in una casa privata. Resta lo smacco per una grande personalità che, all’improvviso, si è trovato a fare i conti con le regole a cui si trova a dover sottostare il resto dei comuni mortali.
Oltre a Malkovich, nel cast della serie era prevista anche la presenza di Matt Damon, sostituito però misteriosamente dall’attore irlandese Andrew Scott. Il Covid ha infatti creato non pochi problemi alle registrazioni, considerato che per girare le scene la troupe viene seguita da una struttura mobile privata, sistemata a due passi da Piazza San Marco, per quanto riguarda gli aspetti sanitari.
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Questa somministra infatti tamponi molecolari ogni due giorni a tutti i protagonisti e personaggi della serie e agli addetti alle riprese. Si parla, per la settimana scorsa, di un centinaio di assenti proprio a causa del Covid, un aspetto che ha fatto rallentare ancora oggi le riprese. Insomma, la strada è in salita anche per John Malkovich.