Svezia, scatta l’allarme: avvistamenti sospetti, si muove l’intelligence

In Svezia scatta l’allarme dopo una serie di frequenti avvistamenti: si muove l’intelligence e si moltiplicano i sospetti.

Gli avvistamenti si moltiplicano, e sono tutti su luoghi ritenuti sensibili. Dal Parlamento alle zone nucleari ed in altri siti di grande rilevanza, dagli aeroporti al Palazzo Reale di Stoccolma.

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In Svezia scatta l’allarme dopo gli avvistamenti ripetuti (Getty Images)

Parte quindi l’indagine, per collegare la presenza di alcuni droni, avvistati con frequenza nei cieli della Svezia. Nell’ultima settimana sono state diverse le segnalazioni, in una vicenda che ha fatto scattare l’indagine. L’ultimo avvistamento risale a lunedì, sopra la centrale nucleare di Forsmark. Già alcuni giorni prima sempre nello stesso luogo era stato avvistato l’oggetto non identificato, e nelle stesse ore sulle centrali di Ringhals e Oskarshamn, al sud del paese, era stata segnalata la presenza in cielo dei droni.

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L’allarme è scattato dopo ulteriori presenze riscontrare sul Palazzo Reale ed altri edifici governativi della capitale, oltre che nei pressi degli aeroporti. Partita quindi l’indagine, con i primi sospetti.

Svezia, allarme droni: le prime ricostruzioni

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Droni nei cieli della Svezia, è allarme (LaPresse)

Si muove l’intelligence, e intanto si prova a ricostruire mediante l’aiuto dei residenti nei luoghi degli avvistamenti quali potrebbero essere gli ulteriori sviluppi e con quale frequenza siano stati registrati. Il sospetto è che qualcuno stia provando ad ottenere informazioni captando segnali o acquisendo immagini nei luoghi sensibili. 

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I giornalisti parlano di grossi oggetti, e anche la Polizia ha chiarito di aver intercettato un grosso drone volare a circa mille metri di altitudine nel cielo di Stoccolma. Non è stato possibile indentificarlo, ma l’allarme resta alto. Le autorità svedesi non hanno voluto fornire ulteriori dettagli e non ci sono al momento chiarimenti sulla direzione delle indagini avviate. Un ufficiale del Sapo ha solo chiarito che i droni potrebbero essere utilizzati “in gravi e non autorizzati atti di raccolta di informazioni segrete”. E intanto si moltiplicano le richieste per segnalare qualsiasi tipo di avvistamento in una vicenda che allarma la Svezia.

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