Covid, un vero e proprio intervento storico quello che è accaduto nelle ultime ore nella città di Torino, precisamente all’ospedale ‘Molinette’
Il tutto è accaduto all’ospedale ‘Molinette‘ di Torino. Si è verificato il primo caso di trapianto di fegato da un paziente positivo ad un altro, sempre positivo, che aveva effettuato la terza dose del vaccino. E’ la prima volta che accade un episodio del genere visto che lo stesso Centro Nazionale permetteva che si verificasse ciò, ma solamente se il ricevente avesse sì la tripla dose del vaccino, ma che fosse negativo al virus.
Il ‘via libera’ lo hanno dato gli stessi chirurghi che non hanno voluto perdere un solo minuto in più ed hanno proceduto con l’operazione. Le cose sono andate molto bene visto che l’intervento è perfettamente riuscito.
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in questo momento il paziente sta bene ed è curato con monoclonali. A compiere questa operazione ci ha pensato la squadra del professor Renato Romagnoli, ovvero il direttore del Centro Trapianti di fegato dell’ospedale piemontese. Colui che ha ricevuto il fegato aveva effettuato la terza dose del vaccino qualche giorno prima di Natale.
Quest’ultimo affetto da cirrosi complicata da neoplasi epatica primitiva. L’intervento è durato ben 7 ore, ma come riportato in precedenza tutto è andato per il meglio. Tanto è vero che dopo neanche 24 ore dal trapianto il paziente è stato anche estubato.
Torino, primo trapianto fegato da positivo a positivo
Ci sono anche le prime parole di Agostino, colui che ha subito l’operazione. Ha dichiarato che era l’ultima speranza e che è stato un vero e proprio miracolo. In questo momento è ancora positivo, ma tra qualche giorno potrà ritornare a casa e stare in isolamento. Una volta passato il tutto si potrà godere il resto della sua famiglia ed il nipotino. “Si tratta dell’inizio della mia nuova vita“, così ha voluto sintetizzare in breve.
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Una chiamata inaspettata visto che era in lista d’attesa da più di un anno. “Non ci ho pensato due volte. Sapevo che anche il donatore era positivo, ma l’ho fatto ugualmente. Il professor Romagnoli mi ha spiegato il tutto ed è stato molto attento. Anche se ho scoperto di essere risultato positivo, ma lo stesso dottore mi ha rassicurato che non ci sarebbero stati problemi a riguardo“.