L’avvocato Carmen Posillipo spiega: “Il vaccino dentro una coppia è come quando arriva una suocera. Fa saltare gli equilibri”
“Vi dichiaro marito e moglie… finchè vaccino non vi separi“. Nell’era della pandemia, in cui quarantene, autoisolamento e tamponi sono diventati all’ordine del giorno, crescono in modo esponenziale anche le separazioni e i divorzi. La vita di coppia, già duramente messa alla prova dal lockdown, ha subito un vero e proprio colpo di grazia con l’introduzione dei vaccini. A spiegare cosa sta accadendo nelle famiglie italiane, ci pensa l’avvocato Carmen Posillipo, matrimonialista che ha verificato un fenomeno in larga ascesa.
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“Tutto è iniziato con l’inizio della pandemia – ha raccontato in esclusiva a Notizie.com – dal lockdown in poi c’è stato un boom di divorzi. Le coppie sono scoppiate non reggendo alla nascita di nuovi equilibri. Tutte le famiglie che manifestavano già dei problemi non hanno retto. I motivi? Molto spesso uno dei due coniugi, e in questo caso le mamme sono state le più penalizzate, sono state costrette a rinunciare o a limitare il proprio lavoro per rimanere a casa con i figli costretti alla Dad. I paracaduti sociali delle nonne, spaventate dal contagio, o le baby sitter sono venute meno e gli equilibri si sono rotti. In che percentuale? Purtroppo siamo vicini ad un aumento dell’80%. Io ho triplicato il mio lavoro. Ma me ne accorgo dal numero di ruolo delle udienze del mio foro. Tutto il contenzioso è stato stoppato causa Covid, mentre tutto ciò che riguardava la famiglia, ha proseguito il suo iter, in modo esponenziale”.
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Dall’inizio della vaccinazione, la situazione è peggiorata. “Pensavo che le cause sarebbero aumentate con l’introduzione dell’assegno unico, in realtà è stato il vaccino a stravolgere ulteriormente gli equilibri all’interno dei nuclei familiari”. Due i casi più frequenti. “Innanzitutto quando uno dei due coniugi ha deciso di non vaccinarsi ed ha perso per questo motivo il lavoro. Senza uno stipendio in casa molte famiglie hanno avuto seri problemi che sono sfociati in liti e separazioni. Soprattutto quando non c’era la stessa linea di pensiero sulle vaccinazioni”. Nel secondo esempio sono i figli ad aver esasperato le tensioni. “Con i bambini tra i cinque e i dodici anni non vaccinati e quindi costretti a rinunciare alle palestre, alle attività extrascolastiche, è successo il finimondo. Spesso sono i padri che spingono alla non vaccinazione dei figli e preferiscono che restino a casa. Una scelta che però non è gradita dalle mamme che sono costrette a rinunciare alle proprie abitudini e si sentono vincolate. Costrette anche loro a rimanere a casa nelle ore in cui generalmente i figli erano impegnati in altre attività. Basta davvero poco per esasperare gli animi”.
Tanti gli esempi vissuti in prima persona. “Io assistevo il marito – ricorda l’avvocato Posillipo – e la sua scelta di non vaccinarsi aveva portato alla rottura definitiva. Il giorno in cui era fissata l’udienza lui mi chiama e mi annuncia di essere positivo. La sua richiesta è stata: ‘chiama l’avvocato di mia moglie e digli di far vaccinare la bambina, che è davvero brutta’. A volte si trascende. Un marito esasperato, davanti a me ha detto alla moglie: ‘Non hai avuto paura a rifarti il seno, con quello che c’è costato e ora ti spaventi a fare il vaccino?’. Insomma, si parte da una battuta, ma spesso si trascende. Io paragono l’ingresso del vaccino dentro una famiglia a quando in una casa entra una suocera. Ha la stessa capacità di far saltare gli equilibri”.