Due giorni fa la notizia che Beppe Grillo è stato indagato per traffico di influenze illecite. Nel mirino ci sarebbero alcuni contratti pubblicitari con la Moby di Vincenzo Onorato. La delusione del numero uno del ‘Movimento 5 Stelle’
Continua il lavoro da parte della Procura di Milano che ha ufficialmente inserito, due giorni fa, nella lista degli indagati il nome di Beppe Grillo. Il fondatore e padre del ‘Movimento 5 Stelle’ è accusato per “traffico di influenze illecite” legata ai rapporti tra il blog “Beppegrillo.it” ed anche la compagnia marittima Moby. A capo di quest’ultima c’è anche Vincenzo Onorato, anche lui indagato per lo stesso motivo.
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Lo stesso ex comico, dopo questa vicenda che lo ha visto coinvolto, si sarebbe confidato con alcuni suoi amici e collaboratori stretti. E’ stato di poche parole visto che non aveva nessuna voglia di parlare e di continuare a dire la sua in questa vicenda. Anche se, come riportano il sito internet ‘Adnkronos‘, pare che qualcosa l’abbia detta.
Queste sono state alcune delle sue dichiarazioni: “Sono molto amareggiato e non ho alcuna voglia di parlare“. Non è finita qui visto che lo stesso si è proclamato innocente ed ha aggiunto di avere la “coscienza pulita“. Nel frattempo continuano le ricerche da parte sia della Procura che della stessa Guardia di finanza per alcune prove, tra lo stesso Grillo ed Onorato. L’unica cosa certa è che la Moby aveva firmato un contratto di 240mila euro per il biennio 2018-2019.
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Il tutto con lo stesso grillino, in cambio di uno spot sul suo blog e sui suoi canali ufficiali social. Per il momento di un possibile reato non c’è neanche l’ombra visto che gli inquirenti devono dimostrato il fatto che Onorato stava comprando la collaborazione di Grillo per convincere i parlamentari del suo partito a fare i suoi interessi. Se non c’è stato alcun tentativo di mediazione da parte del nativo di Genova allora non si potrà fare nulla.