Milano, vigile aggredito: molti punti oscuri nella vicenda

Milano, ci sono ancora molti punti oscuri nella vicenda che vede come protagonista il vigile aggredito da una banda di ragazzini. Nel frattempo le indagini proseguono 

Milano, aggressione al vigile
Polizia locale, si indaga sull’aggressione del poliziotto a Milano (screenshot video YouTube)

Si continua ad indagare, a Milano, per quanto riguarda l’aggressione che ha subito il vigile Claudio N. da un gruppo di ragazzini nel centro della città. Il tutto è accaduto nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio. La vittima era in borghese ed è stato (secondo la sua testimonianza) accerchiato e bullizzato dagli stessi che hanno cercato di sottrargli la pistola. In merito a questa vicenda, però, sono ancora tanti i punti da chiarire da parte degli investigatori. In primis cercare di capire se lo stesso ha mostrato il cartellino agli aggressori.

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Questi ultimi, invece, hanno riportato una versione ben diversa. Pare che i tre skater di Bolzano hanno cercato di disarmare l’uomo che li avrebbe minacciati con una pistola, soprattutto per il fatto di non essersi presentato come ufficiale. Ed è per questo motivo che il pubblico ministero Ilaria Perinu, insieme alla collaborazione di Laura Pedio, stanno andando a fondo in questa bruttissima vicenda che fortunatamente non ha visto vittime visto che sono stati esplosi ben due colpi di pistola: il primo in aria e il secondo per terra (nel tentativo dell’uomo di difendersi e di non farsi prendere l’arma).

Milano, vigile aggredito: tanti i punti interrogativi

Milano, indagini sul poliziotto aggredito
Polizia, si indaga sull’aggressione del poliziotto a Milano

Nel filmato, oramai diventato virale sui social network, si vede uno dei ragazzi che prende il cappellino dell’uomo prima che salga nella sua auto. A quel punto l’agente spara un colpo in aria. Successivamente il gruppo cerca di disarmarlo, ma parte un altro colpo che rimbalza sull’asfalto e va a finire su un auto in sosta. All’inizio del video pare che lo stesso raccolga l’arma da terra (possibile che gli sia caduta).

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Questo è uno dei tanti interrogativi che non convince il pm. Anche perché, gli stessi ragazzi, in dialetto altoatesino urlavano: “Chiama la polizia“. Dopo aver preso l’arma il gruppo è scappato ed ha abbandonato la pistola sotto un’altra auto in sosta: questo è un “punto” a favore loro visto che hanno cercato di rendere il vigile disarmato. Le indagini, di certo, come riportato in precedenza non si fermano qui.

 

 

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