Il tecnico giallorosso dopo la vittoria sul Lecce: “Sono contento di stare qui ed è anche il mio progetto, ma abbiamo una rosa limitata”
La vittoria contro il Lecce in rimonta e il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia (dove affronterà l’Inter, sua ex squadra) non hanno regalato il sorriso a Josè Mourinho. Il tecnico portoghese continua a criticare il valore della rosa a disposizione, manifestando il malcontento per un progetto che non lo vede lottare per le prime posizioni in classifica. “Ho dato la mia parola per tre anni e questo è anche il mio progetto”, rassicura, ma poi inizia a martellare i suoi: per l’atteggiamento mostrato, per i limiti della rosa e per la stagione poco esaltante.
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Ai microfoni di Mediaset il tecnico giallorosso dichiara: “La Roma non può fare a meno dei titolari? Purtroppo è vero, quello che dico sempre: la nostra rosa ha le sue limitazioni e noi le conosciamo. Maitland Niles e Sergio Oliveira hanno dato una trasformazione positiva, c’è più qualità e opzioni e c’è stato un miglioramento“. Mourinho critica l’atteggiamento dei suoi ad inizio gara: “Nel primo tempo pensavo che era frustrante, a volte facciamo tanti errori: non sono gli avversari a recuperare il pallone, siamo noi che lo perdiamo“.
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Le dolenti note arrivano dal campionato e dagli obiettivi della squadra: probabilmente diversi rispetto a quelli che i tecnico immaginava: “Da un punto di vista dell’emozione e della passione, sono felice undici in una scala da uno a dieci. La gente si fida di me e non posso essere più felice. Dal punto di vista calcistico, giocare per finire tra il quarto e l’ottavo posto non è quello che voglio, ma è un progetto e la prossima stagione faremo meglio. Stasera tecnicamente abbiamo fatto una partita orribile, ma in questo momento non cambierei il mio posto qui alla Roma con un altro. Ho dato la mia parola per tre anni e questo è anche il mio progetto. Per me il concetto basico della tecnica è non sbagliare il passaggio e le scelte, ma per altri la tecnica è altra cosa. Stasera la partita, tecnicamente, è stata povera”.