Vergogna sui social network: insultato il nome di Gaetano Scirea, lo storico ex capitano della Juventus morto in un tragico incidente d’auto. A commettere ciò una tifosa di un’altra squadra che ha mandato su tutte le furie i supporters bianconeri
Su Facebook girovagava un “meme” divertente con scritto: “Per usare i social network bisogna fare molti esami visto che c’è gente pericolosa in giro“. Ed è vero visto quello che è capitato negli ultimi giorni che ha fatto infuriare non poco i tifosi della Juventus e non solo. Una bruttissima uscita di scena da parte di una supporters nerazzurra che ha avuto la “brillante” idea di prendersela con i telecronisti di Dazn e non solo. Anche con una persona che non è più qui tra noi. Sì, come avete ben potuto notare dalla foto è stato usato il nome di Gaetano Scirea.
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Un qualcosa di inaccettabile e che è stato subito condannato da altri utenti del web. A quanto pare alla tifosa non è andata a genio la telecronaca di Inter-Lazio da parte di Pierluigi Pardo ed il commento tecnico di Massimo Ambrosini, considerati dalla stessa “di parte” in favore alla squadra di Maurizio Sarri. Non è bastato cancellare il tweet e neanche le scuse visto che oramai il danno era stato fatto.
Vergogna social, insultato il nome di Scirea
Ma ci rendiamo conto, questa schifosa che scrive queste cose tirando in ballo SCIREA e la sua morte pic.twitter.com/zLm94edvZH
— Titti JuventinaAllegriana (@titti97370553) January 19, 2022
Una vera e propria vergogna. Non c’è che dire. Anche perché nominare il nome di una persona che ha dato molto al calcio italiano e alla Juventus (ricordiamo morto in Polonia a casa di un incidente stradale) e soprattutto che non è più tra noi va venire un certo “ribrezzo”. Questo il pensiero di molti amanti di questo sport che hanno condannato il gesto.
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In tanti hanno scritto: “Sciacquati la bocca quando lo nomini“, “Gaetano non si deve toccare“, “Dovete essere presi a calci dove divo io, non pronunciate mai il suo nome” ed infine “Scirea è un nome che bisognerebbe avere pudore anche solo a pronunziare“.
