Roma, la foto della suora in metro diventa virale: web impazzito

Sta facendo il giro del web l’immagine di una religiosa, che sotto la metropolitana ha fatto parlare di se, scatenando reazioni di ogni tipo

A Roma può accadere di tutto. E’ la città delle mille contraddizioni, delle buche, dei cinghiali diventati a tutti gli effetti padroni di alcuni quartieri, ma è anche una capitale meravigliosa, che regala sempre mille sorprese. Nei monumenti che il mondo intero le invidia e negli atteggiamenti delle persone. Chi vive a Roma è abituato a tutto e non si meraviglia più di nulla. Anche di incontrare in metropolitana una suora che sfoggia una borsa con una parolaccia. La foto sta facendo il giro del web ed è stata commentata da decine di utenti, che si sono sbizzarriti nelle battute più divertenti.

L’immagine di una suora nella metro di Roma fa impazzire il web – Facebook –

L’immagine immortala una religiosa, intenta ad attendere un treno alla banchina della fermata della metro B a Termini. La suora, con tanto di mascherina chirurgica, non sembra per nulla a disagio nel parlare con una donna che gli è di fianco e nel mostrare una borsa,  dove è stampata una parolaccia. Uno slang entrato a pieno regime nelle discussioni dei romani. Una battuta che per molti è un vero e proprio stile di vita: sulla borsa della religiosa c’è scritto STICAZZI.


L’immagine, molto curiosa, ha fatto il giro del mondo. Se la parola scritta sulla borsa non stupisce nessuno (è diventata anche il titolo di qualche libro ed è sfoggiata nelle t-shirt e in alcuni striscioni allo stadio) è certamente poco usuale vederla associata ad una religiosa. Sul web gli utenti si sono scatenati in commenti di ogni tipo: “Le suore romane sono diverse”, scrive una ragazza. “E’ il modo migliore per affrontare la lunga attesa di una metropolitana”, scrive un utente. “Non oso immaginare l’altro lato della borsa”, scherza una ragazza, mentre a chi è convinto che si tratti di un fotomontaggio, un uomo risponde: “E’ assolutamente vera. A Roma di borse così ne girano tantissime”.

 

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