Siamo andati a sbirciare cosa succede all’interno della struttura che potrebbe trasformarsi in un’enorme discarica nella capitale
Per i residenti del Municipio IX la zona è conosciuta con il nome di “ex Cava Covalca”. Da anni è presente una discarica che raccoglie rifiuti inerti. Ma ora c’è il forte rischio che la struttura possa diventare una discarica di dimensioni enormi, con un impatto devastante per l’ambiente, a causa della vicinanza con il centro urbano. La società Cortac ha richiesto una variante e l’ampliamento del sito attuale. Serve però prima la valutazione sull’impatto ambientale, prerequisito fondamentale per potenziare la capacità di utilizzo. Entro 60 giorni vanno presentate dalle varie amministrazioni tutte le eventuali richieste, le osservazioni su possibili integrazioni dei documenti già in possesso del privato.
La preoccupazione dei residenti è enorme. La struttura costeggia la via Laurentina e si trova a stretto contatto con diversi punti strategici del polo a sud della capitale: l’uscita del Grande Raccordo Anulare dista poco meno di un chilometro, mentre a meno di 200 metri c’è il centro urbano Fonte Laurentina. Poco più in là si trova il centro residenziale Vallerano. La struttura è stata recentemente recintata da una lunga striscia verde che costeggia tutta la discarica e che porta fino all’ingresso principale. All’interno del sito c’è fermento. Le ruspe sono al lavoro e gli scavi si moltiplicano, segno evidente di grande fermento. La volumetria potenziale al suo interno è di circa 535,281 metri cubi di rifiuti inerti, pari a circa 802.922 tonnellate. L’obiettivo di Cortac è aumentare le superfici da utilizzare per la discarica, passando ad oltre 82.000 metri quadrati dai 48.387 attuali.
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“Sembra assurdo possa sorgere quì”
A preoccupare è anche la vicinanza con una struttura diventata in pochi anni un punto di riferimento per la medicina: il Campus Bio Medico. “Mi sembra assurdo pensare che possa nascere una discarica in quella zona – ci conferma uno dei più importanti professori che lavorano all’interno del Campus Bio Medico – siamo in una zona molto popolare ad alto impianto urbanistico. Ci sono complessi, case. Io voglio sperare che sia tutta una bufala. Comunque ci stiamo muovendo per conoscere anche noi la verità”. Allarmati anche i responsabili dei comitati di quartiere, che promettono battaglia.