Da lunedì alcune regioni passeranno in zona arancione mentre oggi il Dpcm sarà ufficiale con la firma di Draghi: Green pass e negozi, cosa cambia.
La firma è slittata di 24 ore ma arriverà oggi. Il premier Mario Draghi renderà ufficiali le nuove norme, dopo un rinvio dovuto ad alcuni dettagli da rivedere. Dal primo febbraio cambierà quindi nuovamente la mappa dei negozi nei quali si potrà entrare senza Green pass, mentre per altre attività sarà necessaria la certificazione verde.
I dubbi restano almeno al momento su edicole e tabaccherie, in cui potrebbe essere stato inserito l’obbligo di mostrare il certificato delle avvenute vaccinazioni. Restano fuori invece, almeno da quanto si apprende, ipermercati, supermercati, negozi alimentari e di surgelati e attività nel settore della vendita per i prodotti degli animali domestici. Discorso simile per farmacie, prodotti sanitari di ogni tipo, dall’ottico alla vendita degli articoli ortopedici.
Leggi anche: Green pass, da oggi obbligo per parrucchiere ed estetista: tutte le scadenze
La firma dovrebbe arrivare nel tardo pomeriggio rendendo ufficiale di fatto la nuova normativa, mentre cresce l’attesa per i dati odierni, che potrebbero insieme a quelli del fine settimana rimodulare la mappa delle regioni in arancione da lunedì.
Un piccolo ma costante miglioramento. Il monitoraggio dei dati in Italia sembra tracciare una linea retta negli indicatori utili a controllare la mappa gei contagi e dei ricoveri. Un dato che fa ben sperare ma non è ancora sufficiente per scollinare e parlare di una discesa abbondantemente iniziata. I segnali sono incoraggianti e allargano il dibattito su una rimodulazione delle zone e dei colori per le regioni.
Leggi anche: Boris Johnson: no a Green Pass e mascherine in Gran Bretagna
In attesa di capire se arriverà o meno, in alcune zone si discute la possibilità di apportare nuove restrizioni con il passaggio in arancione. Sono 4 al momento le regioni interessate, ed è l’aumento delle occupazioni in terapia intensiva a destare preoccupazioni. In Friuli Venezia Giulia e Piemonte su tutte, ma anche in Abruzzo e Sicilia. Il passaggio in zona rossa della Valle d’Aosta resta invece in bilico, ma i dati dell’ultima settimana dovrebbero scongiurare tale eventualità.