LâIsis torna ad attaccare, una vera e propria strage compiuta dai militanti che danno lâassalto alla prigione in Siria. Il bilancio è drammatico.
Un assalto programmato, eseguito a colpi dâarma da fuoco. LâIsis torna a fare paura con un attacco durissimo ad un carcere gestito dalle forze curdo-siriane.
Lâobiettivo è liberare i militanti chiusi allâinterno di Ghweiran, nella regione nord-orientale di Hasake. Lâassalto ha prodotto uno scontro a fuoco, nel quale secondo lâOsservatorio per i diritti umani in Siria avrebbero perso la vita 41 persone. Secondo le prime ricostruzioni lâincursione sarebbe stata organizzata dalle forze che continuano ad operare nellâest del paese, nonostante lâIsis sia stata dichiarata militarmente sconfitta dalla Siria nel 2019.
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Le forze curdo-siriane nei giorni scorsi avevano emanato lâavviso di un possibile attacco che si è verificato con effetti drammatici. Gli scontri sarebbero infatti ancora in corso e gli elicotteri americani sono in volo pronti allâintervento.
Il bilancio degli scontri a fuoco è pesante e il timore in Siria altissimo. Gli elicotteri Usa, sempre secondo lâOsservatorio nazionale per i diritti umani nella nazione colpita dagli attacchi, sarebbero in volo per dare la caccia ai fuggitivi che sarebbero diversi. Si tratta del piĂš pesante assalto degli ultimi anni da parte dei militanti Isis, che hanno scardinato lâingresso principale con una bomba.
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Dopo lâesplosione i militanti hanno attaccato le forze di sicurezza curde che presidiavano il carcere, riuscendo a liberare un numeri di prigionieri ancora non precisato. Clima tesissimo, non si escludono nuovi attacchi e una risposta militare, che renderebbe la situazione ancora piĂš drammatica.
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